«L’ex sindaco di Comiso Giuseppe Digiacomo, oggi deputato all’Ars (Pd), mi ha confermato la reintitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio La Torre, fissando la data della cerimonia per il prossimo 7 giugno». Ad annunciarlo è il presidente del centro studi Pio La Torre Vito Lo Monaco, che lo scorso 30 aprile aveva promosso, su impulso del centro studi, insieme al Comune di Palermo e al Pd, le iniziative per ricordare il 32esimo anniversario dell’omicidio di La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo.
Dal palco della manifestazione il figlio del deputato ucciso, Franco, aveva chiesto al governatore Crocetta di intercedere presso il sindaco di Comiso per ridare all’aeroporto il nome di Pio La Torre dopo che la precedente amministrazione di centrodestra aveva restituito allo scalo il nome del Generale Vincenzo Magliocco. «L’anno scorso 35.000 cittadini italiani – ha aggiunto lo Monaco – firmarono una petizione a sostegno dell’impegno preso dal sindaco che aveva vinto le elezioni, anche per quella promessa su proposta di Art 21, Centro La Torre, Libera informazione». «Inviteremo tutti i 35.000 firmatari – ha aggiunto – ad essere presenti il 7 giugno con tutti gli altri che lo vorranno. È ora che l’aeroporto di Comiso, ormai in piena attività, sia un luogo internazionale di pace, dopo essere stato, come base di missili nucleari, simbolo di morte. Sarà una festa per la pace e lo sviluppo della Sicilia come l’avrebbero voluta Pio e Rosario». «La Torre e Di Salvo, vittime comuniste, come tutte le altre vittime della mafia rappresentano storicamente l’impegno del popolo siciliano per liberare l’Italia dall’ingiustizia sociale, dal sistema politico mafioso nel quadro di una sua crescita economica e civile».