Liberi Consorzi. Spadaro(Pd Modica): “Siamo stati i primi a prendere spunto dalle legge istitutiva”

Giovanni SpadaroIl Partito Democratico di Modica, con le decisioni della sua segreteria e del coordinamento cittadino, è stato il primo soggetto politico che ha preso spunto dalla legge regionale istitutiva dei liberi consorzi per avviare un ampio dibattito tra le componenti associative e di categoria, del tessuto sociale e soprattutto tra gli stessi cittadini. Lo sostiene Giovanni Spadaro, Segretario cittadino del Pd, secondo cui si parla di un argomento che può appassionare i cittadini e avvicinarli alla politica come ovviamente non possono fare i dibattiti congressuali interni al partito che sono diventati riserva da addetti ai lavori.

“La linea scelta è semplice e chiara – dice -: abolite le province è opportuno creare una struttura amministrativa che accolga comuni affini in una logica di collaborazione, evitando la prevaricazione di uno nei confronti di tutti gli altri, e pensando un progetto di crescita e convivenza che contribuisca a superare le criticità in cui gran parte della ex provincia si è trovata.
Il partito sta seguendo questa linea politica dalla quale ovviamente si può dissentire.
Che dire del comunicato di Giovanni Avola che si pone su una linea diversa da quella decisa dal partito? E’ la linea della CGIL. Ne prendiamo atto. E ne prenderanno atto i cittadini.
Ma dispiace leggere in esso alcuni passaggi che sanno di derisione nei confronti di chi la pensa diversamente.
Il pur semplice e democratico principio che le idee possono essere diverse ma hanno pari dignità è infatti ancora in vigore.
Credo quindi che un maggior equilibrio e rispetto delle altrui posizioni nell’esposizione pubblica delle proprie idee possa favorire un sereno confronto consono agli interessi della città che rappresentiamo.
Giovanni Spadaro
Segretario cittadino del Partito Democratico di Modica.

Finalmente, aggiungo, si parla di un argomento che può appassionare i cittadini e avvicinarli alla politica come ovviamente non possono fare i dibattiti congressuali interni al partito che sono diventati riserva da addetti ai lavori.
La linea scelta è semplice e chiara: abolite le province è opportuno creare una struttura amministrativa che accolga comuni affini in una logica di collaborazione, evitando la prevaricazione di uno nei confronti di tutti gli altri, e pensando un progetto di crescita e convivenza che contribuisca a superare le criticità in cui gran parte della ex provincia si è trovata.
Il partito sta seguendo questa linea politica dalla quale ovviamente si può dissentire.
Che dire del comunicato di Giovanni Avola che si pone su una linea diversa da quella decisa dal partito? E’ la linea della CGIL. Ne prendiamo atto. E ne prenderanno atto i cittadini.
Ma dispiace leggere in esso alcuni passaggi che sanno di derisione nei confronti di chi la pensa diversamente.
Il pur semplice e democratico principio che le idee possono essere diverse ma hanno pari dignità è infatti ancora in vigore.
Credo quindi che un maggior equilibrio e rispetto delle altrui posizioni nell’esposizione pubblica delle proprie idee possa favorire un sereno confronto consono agli interessi della città che rappresentiamo”.

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