Sei cassonetti e tre cestelli per la raccolta dei rifiuti dati alle fiamme nella notte tra lunedì e martedì nel centro storico di Modica. E’ stata, probabilmente, la stessa “mano” ad agire giacché l’autore, o gli autori, hanno seguito una linea naturale. Distrutti due cassonetti per la raccolta della differenziata in Via Santa Elisabetta, adiacente la struttura che ospita i servizi igienici comunali, poi hanno proseguito con altrettanti analoghi cassonetti in Via Iozzia, dove già in passato episodi simili si erano registrati, a confine con la filiale della Banca Agricola Popolare, entrambi arterie che confinato col centralissimo Corso Umberto. L’azione è proseguita poche centinaia di metri più avanti in Via San Domenico, una stradina che sbocca in Piazza Principe di Napoli dove ha sede il Municipio.
Qui hanno incendiato tre trespoli. Poco dopo incendiati due cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani in Corso Mazzini che si trova a circa 150 metri da Piazza Principe di Napoli. C’è da aggiungere che ieri mattina, intorno alle 11, i trespoli incendiati in Via San Domenico hanno ripreso a bruciare ed è stato necessario fare intervenire ancora i vigili del fuoco. Si tratta di strutture di proprietà dell’impresa ecologica Giorgio Puccia, che ha in appalto il servizio di igiene ambientale in città, il cui titolare ha presentato denuncia alle forze dell’ordine.