Pozzallo, spia i bambini che escono di scuola. I genitori lo inseguono, lui fugge

Scuola RogasiSi era  appostato nei pressi della scuola media «Rogasi» “armato ”  di macchina fotografica in attesa dell’uscita dei ragazzini, e quando questi hanno cominciato ad apparire dal portone dell’istituto ha iniziato a scattare fotografie in direzione dell´ingresso della scuola, incurante degli sguardi vigili di alcuni genitori. Stessa scena qualche minuto dopo nei pressi della scuola elementare «Centrale», sita in via Garibaldi. Fotografie a ripetizione, realizzate senza il consenso dei genitori. Un genitore ha chiesto conto e ragione all´ignoto fotografo, salvo poi essere apostrofato con un linguaggio davvero poco elegante. Dopo un alterco,

l´ignoto “fotografo” è salito sulla propria automobile parcheggiata nei pressi della «Centrale» e ha fatto perdere le proprie tracce. E´ l´assurda quanto incredibile storia successa ieri mattina (ma c´è chi giura di aver visto l´uomo anche due giorni fa) e che ha scatenato l´ira di alcuni genitori, sconvolti dall´ignoto «paparazzo» che immortala i minori senza alcun consenso. I fatti hanno anche allarmato molti padri di famiglia i quali, ieri, sul social network di Facebook hanno condiviso notizie ed indiscrezioni sull´accaduto. Sembra che qualcuno si sia rivolto pure ai vigili urbani del Comune al fine di tutelare i propri figli. L´uomo è stato descritto coi capelli bianchi, occhiali da sole, apparente età di 50 anni circa. Nessuno può permettersi di fotografare ed eventualemente pubblicare le foto di minori, specie se poi tale materiale viene destinato ad internet dove gli effetti lesivi sono moltiplicati. La nostra Costituzione è alquanto rigida nel ricordare che l’interesse del minore (e così anche quello della sua privacy) deve essere sempre preminente a qualsiasi altro interesse, ivi compresa la cronaca. La pubblicazione del volto potrebbe avvenire solo nel caso di notizie che rivestano interesse pubblico. Sicuramente non è nel caso del presunto fotografo di minori.

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