Un utente si era trovato addebitato inspiegabilmente sul conto più di mille euro da parte di una nota compagnia telefonica. E al danno si era aggiunta anche la beffa perché la società non gli aveva mai fornito alcun servizio. Anche la lettera di contestazione dei fatti era rimasta priva di riscontro. Alla fine però, grazie al protocollo di conciliazione sottoscritto tra la compagnia e la Confconsumatori la somma erroneamente addebitata è stata rimborsata e l’utente ha ottenuto pure un indennizzo per il disagio subìto.
Un altro caso riguarda un indennizzo di 400 euro riconosciuto ad un utente ragusano che aveva dovuto attendere numerosi giorni per poter passare ad un nuovo gestore telefonico. Il fenomeno cosiddetto di “migrazione” era stato dunque lungo e aveva creato notevoli difficoltà. Anche in questo caso però la conciliazione paritetica fra la Confconsumatori e la compagnia telefonica ha garantito, senza le lungaggini di un ricorso all’Autorità Giudiziaria, la piena e rapida soddisfazione del consumatore che ha visto riconosciuti i propri diritti.
“È opportuno ricordare – afferma l’avvocato Samantha Nicosia di Confconsumatori- ai consumatori utenti, che prima di procedere con la conciliazione diretta con il gestore telefonico è necessario comunque inoltrare un reclamo con cui vengono esposti dettagliatamente i fatti oggetto di contestazione”