Un carabiniere in servizio presso la Stazione di Comiso è stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dalle finalità mafiose, corruzione per atti contrari ai doveri d´ufficio, rivelazione di segreto d´ufficio, accesso abusivo a sistema informatico, millantato credito e truffa. Si tratta del maresciallo Giovanni Primo. La notizia è stata confermata dal comandante provinciale Salvo Gagliano, il quale ha precisato che il militare è stato ammanettato per fatticommessi in periodo antecedente alla sua presa in servizio presso la Compagnia di Vittoria, stazione di Comiso, in buona sostanza quando era di stanza a Gela.
Il sottufficiale si trova, ora, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Giovanni Primo sono coinvolti nella vicenda altri tre carabinieri e cinque imprenditori. Pesanti le accuse mosse a vario titolo ai nove indagati con l´inchiesta condotta dai Carabinieri del Ros su delega della Dda: .
In sette sono finiti agli arresti domiciliari, tra questi tre carabinieri, uno dei quali in pensione. Ad un altro indagato è stato imposto l´obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. In manette è finito solo il sottufficiale dei Carabinieri Giovanni Primo, da un paio d´anni trasferito alla compagnia di Vittoria e in servizio a Comiso da Gela, dove per diverso tempo, come accennato, ha svolto attività di Polizia giudiziaria. Ora gli si contesta il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.