La Cgil di Ragusa pronta a mobilitarsi a difesa del Carcere di Modica. “Potrebbe diventare casa di custodia attenuata”

Giovanni Avola Segretario CGIL RagusaChiuderà ufficialmente il prossimo 23 maggio il carcere di Piazza Gesù a Modica. Si sta consumando il provvedimento nell’indifferenza di tutti i soggetti istituzionali. L’ennesima spoliazione del territorio modicano: la chiusura del carcere di Modica e il relativo trasferimento dei detenuti al già saturo istituto di pena  di Ragusa e ad altre carceri della Sicilia. Il Segretario Generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, scende in campo sulla vicenda.

“Una scelta, inspiegabilmente accelerata dall’Amministrazione Penitenziaria – dice  – collegata alla soppressione del Tribunale di Modica senza tener conto dei tentativi del Presidente Crocetta di mantenere in vita la struttura giudiziaria modicana.
▬ Una scelta che ignora l’emergenza sbarchi sulle nostre coste e che determina l’arresto di decine di scafisti che per competenza territoriale vengono trasferiti nel carcere di Ragusa.
▬ Una scelta che ignora i rigidi parametri della cosiddetta sentenza Torregiani che hanno portato alla chiusura per inidoneità dei reparti di minorati psichici e femminile al carcere di Ragusa, struttura sprovvista di docce all’interno delle camere di pernottamento.
▬ Una scelta dettata dalla fretta del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, dott. Veneziano. Perché questa fretta? Si preoccupa, forse, che anche per Modica possa accadere quel che è avvenuto per il carcere di Nicosia che è stato salvato da una telefonata in extremis dell’allora ministro Cancellieri?
▬ Una scelta che ignora l’iniziativa parlamentare delle ultime ore volta a trasformare la Casa Circondariale di Modica in Istituto a custodia attenuata.
Insomma una scelta “ragionieristica” che non tiene conto delle condizioni oggettive delle Case Circondariali di Ragusa e Modica e che non prende in considerazione l’intreccio di soluzioni che nei fatti possono portare alla sospensione del provvedimento di soppressione del carcere di Modica.
Tutti e nove i parlamentari iblei intervengano subito, prima dell’ennesimo requiem”. La Cgil di Ragusa è pronta a mobilitarsi per la difesa della struttura modicana, per tutelare tutto il personale carcerario e per assicurare una dignitosa e non affollata sede ai detenuti.

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