Caso di malaria con la morte di un marittimo pozzallese, Rosario Noce, 57 anni. La comunità pozzallese è sgomenta per la notizia della dipartita di un bravo padre di famiglia che, fra qualche anno, si sarebbe goduto la tanto meritata pensione. L´uomo è giunto mercoledì pomeriggio al «Garibaldi» di Catania in condizioni disperate. Rosario Noce, stando a quanto riferito dal personale medico del nosocomio etneo, è stato ricoverato alle 17,15, ed è stato dichiarato deceduto alle 17,45. Sembra che l´uomo fosse stato destinato ad altra struttura ospedaliera, ma vista la criticità riscontrata, si è optato di trasferire l´uomo al «Garibaldi».
Di malaria si muore ancora nel ventunesimo secolo (è tra le prime cause di morte al mondo) ma si può anche guarire, se individuata tempestivamente e se curata con una terapia adeguata, ad esempio a base di chinino. Ma nulla hanno potuto fare i dottori e gli infermieri del «Garibaldi» viste le critiche condizioni dell´uomo. Prima la febbre che si abbassava, poi i problemi respiratori. Tutti sintomi inequivocabili che, purtroppo, hanno portato al decesso del pozzallese a causa di un arresto cardiocircolatorio. Che cosa sia successo con esattezza all´uomo, però, è ancora presto per dirlo. I responsabili del «Garibaldi», subito dopo il decesso, hanno avvisato l´autorità giudiziaria, così come impone la legge. Al vaglio delle forze dell´ordine, gli ultimi giorni di vita del marittimo. «Purtroppo il Ghana – dicono i dottori del «Garibaldi» – è segnato col codice rosso fra i paesi dove esistono grossi ceppi di malaria. La malattia esiste tutto l´anno, in tutto il paese. Basti pensare che in Ghana, un quarto della mortalità infantile è provocato dalla malaria».
I parenti dell´uomo deceduto sono stati avvisati il giorno stesso dell´arrivo a Catania del Noce. Il marittimo era assai conosciuto in città quale persona stimata per i tanti viaggi di lavoro affrontati con altri marittimi pozzallesi. Smentita la notizia, da parte del personale medico del «Garibaldi», che vi sono altri due pozzallesi ricoverati per malaria presso la struttura ospedaliera etnea. La notizia di altri due ricoveri, entrambi marittimi pozzallesi, ha fatto il giro della città.