Anche i giudici d’appello hanno rigettato il ricorso dell’ex consigliere comunale di Pozzallo, Pino Asta, confermando la decisione adottata nel febbraio dello scorso anno dal Tribunale Amministrativo di Catania che aveva, a sua volta, ha rigettato la domanda cautelare proposta con ricorso presentato dall’ex esponente politico contro il Comune. Il consiglio comunale nel mese di dicembre del 2012 aveva dichiarato l’incompatibilità di Asta, che era con Italia dei Valori, con il ruolo di consigliere comunale, poi decaduto, dal momento che esisteva una lite pendente tra lo stesso e l’ente civico. Dieci voti a sfavore di Asta (e un astenuto) avevano posto fine al lavoro amministrativo del commercialista pozzallese. Asta aveva portato in aula la documentazione che lo avrebbe dovuto scagionare dall´accusa d’incompatibilità per il ruolo di consigliere comunale. Un contenzioso che risale a qualche anno fa, dove la sola «colpa» del consigliere incompatibile era quella di essere sposato con una giornalista, la stessa che l´Amministrazione Sulsenti additò a causa di un articolo sul randagismo e una richiesta di 500 mila euro. “Il consiglio comunale – aveva detto Asta – aveva l´obbligo di valutare che io non avevo creato il conflitto, che «obtorto collo», ero stato immesso dentro il procedimento per creare ad arte lo stato d’incompatibilità. Mai durante il corso degli anni 2009/2010/2011/2012 (giunta Sulsenti), il consiglio comunale dell´epoca, cosciente dell´errore, aveva sollevato problemi di sopravvenuta incompatibilità del sottoscritto con la carica di consigliere comunale, ai sensi della legge regionale 31/86. La causa risale all´anno 2009”. Asta è stato patrocinato in Appello dall’avvocato Elia Amore. “Oggi sono “fiero” – commenta dopo la sentenza l’ex esponente di Italia dei Valori – di non fare parte di questo tipo di politica”.
Pozzallo, in Appello confermata l’incompatibilità in consiglio comunale per Pino Asta
- Maggio 24, 2014
- 1:19 am
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