L’ Italia che non piace. Rubrica del dottore Federico Mavilla

federico mavillaCarissimi lettori, sono stato giorni fa nella “City” per eccellenza, Londra, dove ho partecipato ad un corso di aggiornamento sull’asma e la bronchite cronica ostruttiva. Mi ero, quindi, ripromesso di riferirvi in questo articolo le ultime e innovative terapie per queste patologie molto frequenti e notevolmente dannose. Ma c’è stato un incontro casuale con una coppia di londinesi in un pub molto famoso  che mi ha suscitato tanta amarezza e che ancora, a distanza di giorni, e nella mia bella Modica, non riesco a non ripensare alla discussione, di cui però adesso desidero mettervi a conoscenza, anche se è bene dirlo non ha niente a che vedere con la rubrica di medicina.

Vi dicevo, quindi, che mi trovavo in questo pub con altri colleghi  e stavamo bevendo una bella birra scura, quando dal tavolo vicino ricevevamo un invito da un’elegante coppia a bere tutti insieme.
Loro avevano notato che eravamo italiani, in verità bastava poco, il tono che noi italiani utilizziamo è sempre più che alto e poi ci distinguiamo facilmente in un ambiente tipicamente inglese, tutti compìti e silenziosi. Bene, dopo i convenevoli, ci dicevano che erano tornati da qualche giorno da un viaggio nel nostro Paese e che erano rimasti profondamente insoddisfatti.
“Ladruncoli e truffatori sempre in agguato per le strade, monumenti sporchi e lasciati alla mercè di accattoni e venditori ambulanti, automobilisti irrispettosi di pedoni e ciclisti, mezzi pubblici disorganizzati, forze dell’ordine assenti e vigili che non parlano una parola d’inglese. Per tali e tutti questi motivi, non sarebbero più tornati in Italia.”
Siamo rimasti a bocca aperta, allibiti, la descrizione fattaci ci sembrava la sceneggiatura di un film dei fratelli Vanzina e, invece, era la fotografia della nostra bella Italia, scattata da questi turisti rimasti insoddisfatti e delusi. Avevano visitato Napoli, Bologna, Roma, Milano, Torino, tutte belle città, si belle, come bello è tutto il nostro Paese.
Ma ora, io mi sono convinto che la bellezza e l’arte non bastano ad attirare i turisti, ci vogliono servizi e professionalità.!!!!
MA CHE VE LO DICO A FARE ??
Perdonate l’amarezza, ci sentiamo al prossimo articolo, certamente inerente alla rubrica.

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