Il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, dopo che, a seguito dell’incontro avuto a Palermo lo scorso 6 maggio con il nuovo assessore regionale dell’agricoltura Pietro Ezechia Reale, ha fatto pervenire allo stesso la nota contenente i punti ed i contenuti del “Pacchetto Latte” (formulato dal Comitato Esecutivo Distrettuale sentiti gli organismi territoriali) si è rivolto ai Responsabili Regionali e Provinciali delle Organizzazioni Professionali Agricole, della Cooperazione e degli Allevatori e delle Cooperative Zootecniche, oltre che ai Parlamentari Regionali (vedasi il sotto riportato testo dell’email inviata) , per la individuazione e la conduzione di iniziative e di azioni unitarie a difesa della zootecnia siciliana, settore di fondamentale importanza per l’economia, per i consumatori e per il territorio dell’isola.
Se è vero che tanti allevamenti hanno chiuso per gli effetti della crisi, e che tante altre aziende non sono più nelle condizioni di andare avanti, il Distretto ha formulato precise proposte per le quali occorre una maggiore attenzione da parte del Governo e del Parlamento della Regione e per le quali necessita l’impegno di tutti per la individuazione di misure utilmente mirate a favore degli allevatori nell’ambito della “programmazione 2014/2020” ed interventi straordinari, in deroga alle limitazioni comunitarie come già fatto per altri settori o come già è avvenuto in altre Regioni per scongiurare l’affossamento del comparto che, come se non bastasse, dovrà, fra l’altro, fare i conti con la liberalizzazione della produzione conseguente alla ormai prossima decadenza del regime delle quote per il latte bovino.
L’obbiettivo comune, intanto, non può che essere quello di difendere gli interessi degli allevatori difendendo le loro produzioni dalle devastanti conseguenze della concorrenza dei prodotti lattiero-caseari importati senza adeguati controlli e presentati in molti casi come locali a danno dei produttori che investono sulla qualità e sulla tipicità e dei cittadini ai quali non sempre vengono offerte garanzie in ordine all’effettiva origine del latte trasformato ed alle reali caratteristiche organolettiche dei prodotti lattiero-caseari consumati.
Oltre alla fissazione di un prezzo regionale del latte (vaccino ed ovino) occorre puntare alla promozione ed al consumo del latte fresco e dei prodotti derivati, utilizzando esclusivamente latte siciliano. In tal senso occorre dare, da subito, piena applicazione alla L.R. n.19 del 18 novembre 2013 per l’attuazione delle norme sul “Born in Sicily”.
Da tenere conto che il Distretto si accinge a riunire il Comitato Direttivo Regionale per decidere sulle iniziative che si renderanno necessarie in relazione ai riscontri che si avranno in ordine alle proposte formulate con la nota inviata all’Assessore Reale e coi documenti elaborati e trasmessi negli ultimi mesi (riscontrabili nel sito www.diprosilac.it)