Una contrada al buio da 23 giorni. Il 6 maggio scorso, in contrada Mortilla, nei pressi di Pedalino, dei malviventi hanno trafugato dei cavi di rame. Circa trenta aziende e famiglie sono rimaste al buio. I disagi sono crescenti e gli utenti si sono rivolti al «Punto Enel» ed al sindaco, Vittorio Fornaro. È stata interessata anche la Prefettura. Gli agricoltori lamentano i tempi di attesa lunghi per gli interventi di ripristino. Ma i furti non si sono arrestati. Appena venerdì scorso un altro furto si è verificato in contrada Castellana, bloccando anche alcuni dei pozzi per l’approvvigionamento idrico della città. «Abbiamo provveduto a tamponare la situazione – spiega Fornaro – ma la situazione è difficile, soprattutto per gli agricoltori».
La vicenda è approdata anche in Prefettura. Domani si terrà una riunione tecnica per affrontare il problema. Dall’Enel, nel frattempo, fanno sapere che il ripristino avverrà nei primi giorni della prossima settimana, entro il 4 giugno. «Enel non ha alcuna responsabilità per i disagi elettrici che si stanno verificando in Contrada Mortilla – fanno sapere dall’ufficio relazioni con i media territoriali – i furti di rame danneggiano economicamente l’azienda e creano enormi disagi anche ad aziende e cittadini costretti a rimanere per diversi giorni senza energia elettrica. Nella sola provincia di Ragusa, a fronte dei 137 furti subiti e le 19,3 tonnellate di cavi in rame trafugati nel 2013, in questi poco più di 4 mesi del 2014 l’azienda ha già subito ben 127 furti, durante i quali sono state trafugate oltre 35 tonnellate di cavi in rame. Fronteggiare un fenomeno di tale portata, in crescita rispetto al 2013, non è semplice. I tecnici Enel, che si avvalgono anche di imprese appaltatrici specializzate, fanno il possibile per limitare i tempi e, quindi, i disagi per i cittadini e le aziende».