L’associazione culturale “Coltivazioni Urbane” si è mobilitata per tutelare un monumento di archeologia industriale tra i più belli e importanti della Sicilia: la Fornace Penna di Sampieri. Ha partecipato, a fianco delle altre associazioni sciclitane, all’incontro con il Prefetto di Ragusa ed i rappresentanti della Soprintendenza ai BB.CC. al fine di sollecitare degli interventi urgenti per scongiurare il crollo definitivo dello Stabilimento.
“Vale la pena ricordare che l’associazione “Coltivazioni Urbane” – dice il Presidente, Michele Portelli – già il 30 aprile scorso, prendendo atto che per lunghi anni vi è stata una singolare inattività di tutte le istituzioni che avevano la possibilità di intervenire sulla proprietà della Fornace Penna, ha ritenuto necessario coinvolgere l’Assemblea regionale siciliana e, di conseguenza, la Giunta regionale siciliana attraverso il proponimento di una Mozione di indirizzo parlamentare. Per la presentazione del suddetto atto ispettivo parlamentare si è subito reso disponibile l’on. Pippo Di Giacomo che, mostrando grande sensibilità rispetto alla cura ed alla conservazione del patrimonio artistico-culturale del territorio, ha dato seguito alla Mozione di indirizzo come I firmatario assieme ad una nutrita pattuglia di deputati del Pd. Più in particolare la Mozione ha richiesto:
Il reinserimento della somma di 500.000 euro all’interno dell’esercizio finanziario 2014 della Regione siciliana tramite apposito nuovo provvedimento assessoriale; la programmazione di un intervento immediato degli organi competenti al fine di salvaguardare il rudere della Fornace da ulteriori crolli; ed il vincolo di una destinazione d’uso del complesso costituito dalla Fornace Penna, dai resti delle costruzioni accessorie e dal terreno di pertinenza ad una esclusiva fruizione pubblica, scongiurando il pericolo di improponibili insediamenti turistico-alberghieri all’interno di un’area di elevatissima importanza socio-culturale.
Non si può infatti non tener conto del fatto che con D.D.G. n. 9409 del 30 dicembre 2005 l’Assessorato ai BB.CC. della Regione Siciliana aveva impegnato la somma di 500.000 euro sul capitolo 377753 quale contributo a favore dei proprietari per la messa in sicurezza e il riuso della Fornace Penna sita a Scicli; tale cifra, inspiegabilmente non fu mai impiegata per iniziare i lavori di messa in sicurezza ed, anzi, su tutta la vicenda discese un velo di silenzio da parte di tutti gli attori in causa.
“Oggi si può finalmente sperare in un intervento concreto, dopo anni di abbandono del sito, grazie ai tempestivi interventi sia del Prefetto, sia della Soprintendenza ai BB.CC. sia del Sindaco di Scicli il quale, tramite un’Ordinanza, intima ai proprietari di intervenire entro 6 giorni per ripristinare la sicurezza dei luoghi e, in mancanza dell’intervento degli stessi, autorizza i tecnici del Comune e della la Soprintendenza ad intervenire in loro vece”.
“Coltivazioni Urbane”, auspica un ulteriore congruo impegno finanziario, da parte dei soggetti istituzionali competenti, per conseguire un reale e definitivo recupero della Fornace Penna.
L’associazione “Coltivazioni Urbane” si è mobilitata per tutelare la Fornace Penna di Scicli
- Maggio 30, 2014
- 2:48 pm
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