La segreteria del Partito Democratico di Vittoria ha incontrato, nella sede della direzione generale dell’Inps di Ragusa, il direttore di Vittoria Minacori e il direttore provinciale Giunta, per discutere della chiusura del distaccamento vittoriese. Il presidio è un punto di riferimento per la città, ma anche per i comuni limitrofi e tutela le fasce più deboli quali i pensionati, i disoccupati e gli invalidi. L’attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni e delle indennità sia di natura previdenziale sia di natura assistenziale.
Ma si rivolge, soprattutto nel nostro territorio, agli imprenditori e agli operai del settore agricolo che rappresentano una larga fascia di utenza dell’economia locale. L’Istituto ha deciso di non voler più mantenere il distretto ipparino, per ridurre i costi che riguardano i canoni di locazione delle sedi periferiche, invitando però l’Amministrazione comunale a trovare dei locali in cui spostare gli uffici in questione.
Il PD di Vittoria chiede ai direttori dell’Inps come si possa scaricare un problema di tale rilevanza sui comuni che, nell’ambito della spending review hanno già dovuto affrontare dei tagli dolorosi. Di certo, gli enti comunali non possono sostituirsi allo Stato, facendo fronte alle problematiche cittadine con l’aumento delle tasse. Perché andrebbero ad intaccare anche le economie familiari. L’Inps è tra i più grandi e complessi enti previdenziali d’Europa. Gestisce la quasi totalità della previdenza italiana. Il suo bilancio per entità è il secondo dopo quello dello Stato. Per queste ragioni, il PD di Vittoria chiede alla direzione regionale dell’Inps e al governo siciliano una forte presa di posizione. Al fine di trovare un’immediata soluzione.
I militanti, gli iscritti, i dirigenti del PD di Vittoria sono pronti a promuovere una serie di manifestazioni di protesta. A questo proposito, il PD rende noto che mercoledì 4 giugno 2014, alle ore 10.30, si tiene un sit-in davanti ai locali dell’Inps. Si avvia una campagna di raccolta firme, per sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo centrale.