Invito al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando,a visitare il Tribunale di Modica. E’ partito dal Comitato Pro Tribunale considerato che il prossimo 7 giugno il Ministro sarà a Comiso. “Il Palazzo di Giustizia di Modica, progettato e realizzato proprio per rendere tale servizio, con impiego di risorse pubbliche pari ad oltre dieci milioni di euro – scrive il portavoce, Enzo Galazzo – sta per essere, al contempo, svuotato delle sue funzioni, con buona pace dei principi sottesi al risparmio di spesa e al miglioramento della efficienza della giustizia.
Il Parlamento, in sede di approvazione della legge di stabilità n. 147/2013, ha varato l’art. 1, comma 397, che consente, in presenza di una intesa della Regione con il Ministero della Giustizia, l’utilizzo degli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi, a condizione che le spese di manutenzione e di retribuzione del personale di servizio siano integralmente a carico della Regione”.
Il Presidente della Regione, Crocetta, ha più volte dichiarato prontezza alla assunzione di tali oneri e di voler formalizzare l’impegno in occasione della prossima manovra finanziaria prevista per fine giugno.
Il Comitato Pro Tribunale di Modica, partecipato, tra gli altri, dai Sindaci del comprensorio già facente capo all’ex Circondario, e dalla deputazione regionale e nazionale – è impegnato per conseguire il migliore utilizzo delle strutture giudiziarie esistenti sul territorio a servizio dell’unico Tribunale, che ha sede in Ragusa, che assicurerà rilevanti ricadute di risparmio di spesa e di miglioramento del servizio giustizia a beneficio di un’intera comunità.
“Confidiamo che la presenza Ministro a Comiso – conclude Galazzo – già auspicata dalla Senatrice Venerina Padua, in occasione dell’intitolazione dell’aeroporto, possa fare cogliere l’opportunità di verificare la fondatezza delle nostre argomentazioni, e comunque consentire di esporre, personalmente, nell’arco di non oltre quindici minuti, i principali aspetti del problema”.