Il Nuovo Centrodestra di Ispica è intervenuto oggi, con una nota, in merito alla conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Quarrella, e svoltasi ieri pomeriggio. Il tema affrontato nella riunione è quello dell’annullamento del dissesto finanziario: ‹‹Registriamo con rammarico che, a fronte dell’atteggiamento collaborativo dei presenti alla conferenza dei capigruppo di ieri pomeriggio, una parte dei consiglieri comunali – nella fattispecie Monaca in rappresentanza di Fidelio, Genovese,
Padova e Spadola, afferenti al PID, e Spadaro, insieme a Fidelio in ‘Sviluppo e Solidarietà’- sembra aver già deciso che non voterà l’annullamento del dissesto ››; questa l’accusa lanciata dal NCD ispicese, che continua: ‹‹ I capigruppo di PID e ‘Sviluppo e Solidarietà’, infatti, mancando a questo importante appuntamento hanno già palesato i loro intendimenti, giudicando così opportuno che il Comune di Ispica permanga nello stato di dissesto economico e finanziario, con le nefaste conseguenze che tutti conoscono! Atteggiamento, il loro, perfettamente in linea con quanto accaduto nel mese di febbraio scorso, quando denunciammo che essi utilizzavano “un fatto gravissimo, qual è il dissesto dell’Ente, con la finalità di colpire il Sindaco e l’Amministrazione comunale”.
Ciò avviene, ed è pleonastico rammentarlo, in un momento di grave crisi per l’economia della città, che nei giorni scorsi non ha mancato di richiamare alla responsabilità i venti consiglieri, chiedendo a gran voce che la delibera di dissesto venga annullata.
Appurato che la strada dell’annullamento è legittimamente percorribile, in quanto dalla delibera di dissesto si evince che non è stata valutata la possibilità di richiedere ed ottenere i fondi previsti dal decreto-legge 35 del 2013, né ha preso in considerazione il parere sfavorevole dei Revisori dei Conti, si è anche fatto espresso riferimento alla circostanza che la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’ articolo 13 decreto legislativo 174 del 2012, nella parte in cui si applica ai comuni nelle regioni ad autonomia speciale, come è stato ancora di recente riconosciuto dalla Corte di Cassazione.
È stata garantita, altresì, ai presenti la fattiva e completa disponibilità, da parte dell’Amministrazione comunale, a fornire documentazione e chiarimenti in merito all’argomento, in modo da permettere ai Consiglieri di votare in maniera consapevole e responsabile un provvedimento, qual è l’annullamento del dissesto, in grado di cambiare radicalmente le sorti dell’Ente, della città e della sua economia ››.