Continua senza sosta la strage di migranti del mediterraneo: tre persone sono state trovate morte a bordo di una nave mercantile giunta oggi a Pozzallo. Intanto nella giornata di oggi continuano gli arrivi via mare: sono attesi circa 800 migranti, che vanno ad aggiungersi alle migliaia di persone soccorse negli ultimi giorni. Secondo alcune stime, sarebbero oltre 2mila gli immigrati soccorsi dalla Marina Militare nella giornata di ieri, 3mila quelli soccorsi venerdì. Tra i comuni siciliani comincia a salire la protesta. C’è chi chiede al governo di dichiarare lo stato d’emergenza. L’appello arriva dal sindaco di Catania, Enzo Bianco: “I comuni sono ormai allo stremo e non sono più in grado di fronteggiare un’emergenza di così vaste proporzioni – ha affermato Bianco -.
Lo sforzo va distribuito sul territorio di tutto il Paese”. Nella sola provincia di Catania, spiega Bianco, sono in arrivo altri 800 migranti oltre ai 400 già ospitati nei palasport della città e i 4 mila di Mineo. “Chiediamo al governo nazionale di dichiarare lo stato d’emergenza – ha affermato Bianco -. Inoltre, con la presidenza di turno, chiediamo di invitare tutti i Paesi dell’Unione ad attuare il pattugliamento costante del Mediterraneo con le relative operazioni di soccorso e assistenza. La Sicilia rappresenta il confine dell’Europa, non soltanto dell’Italia”.
Altri 367 migranti, intanto, sono stati trasferiti ieri a Palermo. Ad accoglierli il sindaco del capoluogo siciliano che non risparmia parole dure nei confronti dell’Europa. “Ormai la macchina dell’accoglienza ai migranti è sperimentata ed è frutto di professionalità e d’amore – ha detto Leoluca Orlando –. Resta ancora una volta la denuncia per l’insensibilità dell’Europa nei confronti di un dramma che si consuma nella acque siciliane. Non si può pensare infatti di affrontare un problema di carattere europeo affidandosi soltanto alla sensibilità delle amministrazioni locali siciliane. Ognuno di noi, oggi come sempre, ha fatto la sua parte: l’Asp con un grande lavoro dal punto di vista sanitario e la protezione civile del Comune dal punto di vista organizzativo e logistico. Tutte le famiglie – conclude il Sindaco – troveranno un alloggio, anche nelle strutture della Caritas e i bambini non accompagnati, che sono un dramma nel dramma, anche loro hanno trovato una sistemazione grazie al Comune di Palermo”.
Un’appello all’Europa arriva anche da padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, che affida al web le sue parole dure nei confronti di un’Unione europea indifferente. “L’Unione europea esca dalla sua indifferenza e rispetti la dignità e i diritti delle persone – scrive il gesuita su Twitter -. Dinanzi al crescente fenomeno dei profughi che giungono, l’Unione europea reagisca in tempo reale con giustizia, nel rispetto delle Convenzioni firmate”. Da La Manna, infine, un appello affinché “si agisca subito”, senza rassegnarsi “all’immobilistmo Ue. Pretendiamo canali umanitari sicuri per chi scappa dalla guerra e reagiamo come Unione europea”.
A chiedere un intervento in Libia, è invece Edoardo Patriarca, deputato del Partito democratico, che rilancia la necessità di creare dei centri di accoglienza sulle coste libiche, nonostante più volte lo stesso Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite abbia allontanato tale possibilità per la mancanza di condizioni e di tutela verso i rifugiati. “Non è pensabile che le autorità europee scarichino sui Paesi del Mediterraneo la gestione dei flussi immigratori – ha affermato Patriarca -. Bisogna fare presto un accordo con la Libia per realizzare là dei campi di assistenza. L’Europa non dà risposte di medio-lungo periodo e si limitata a gestire l’esistente in modo pilatesco. Abbiamo sempre creduto, e continuiamo a crederci, nel valore di un’Europa unita. Ma questa deve essere poi vicina alle reali esigenze dei cittadini”.