Il sen. Giovanni Mauro (FI) capo delegazione parlamentari italiani alla COSAC di Atene

giovanni maurol senatore Giovanni Mauro (FI) sarà presente, da domenica 16 a martedì 18 giugno ad Atene, alla 51ª Conferenza degli Organi specializzati in Affari Comunitari (COSAC) dei Parlamenti dell’Unione Europea che conclude il semestre di Presidenza greca del Consiglio dell’Unione europea. Il sen. Mauro sarà capo delegazione tra i parlamentari scelti per rappresentare l’Italia alla Conferenza e parteciperà anche in veste di vice presidente della Commissione Politiche comunitarie del Senato.

“Saranno giorni di lavoro intenso – spiega Mauro – perché la COSAC, che si riunisce solo due volte l’anno, è quel luogo nel quale i componenti delle Commissioni dei Parlamenti dell’UE che si occupano di affari comunitari si riuniscono per organizzare la cooperazione interparlamentare per preparare le decisioni da prendere al Parlamento Europeo. Per questo la COSAC si svolge al termine della Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea. I lavori inizieranno domenica con il meeting della Troika, l’organo che riunisce i rappresentanti della Commissione Europea, della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale”.
“La COSAC al via nei prossimi giorni – aggiunge Mauro – è di particolare rilevanza per l’Italia dato che proprio al nostro Paese spetta il successivo semestre di Presidenza del Consiglio UE. Infatti, sarà l’occasione per esaminare i report che riguardano, ad esempio, la disoccupazione giovanile in Europa o il 21° rapporto biennale sui processi di sviluppo dell’Unione. Inoltre questo appuntamento rappresenta un’occasione di grande importanza strategica per affrontare le tematiche relative al Mediterraneo e ai Paesi che su questo mare puntano come strumento per il progresso economico e sociale”.
“Il ruolo che compete in particolare a noi delegati italiani – conclude – sarà quello di raccogliere tutte le informazioni necessarie per agevolare il compito del nostro Governo durante il suo semestre Presidenza e cominciare a raccordare la collaborazione con i rappresentanti degli altri 41 Parlamenti dei 28 Paesi membri dell’UE. Al sottoscritto, infine, l’onore e il piacere di invitare in Italia le delegazioni degli altri Paesi per i prossimi appuntamenti che riguarderanno le politiche comunitarie”.

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