Alla faccia della spending review e soprattutto della coerenza. Il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, che pure dovrebbe garantire il risparmio e non “salassare” la collettività, prima s’intesta la battaglia per mantenere tutte le sezioni del Tribunale a Ragusa, poi presenta il conto. In buona sostanza il primo cittadino ha speso la non indifferente somma di quasi 350 mila euro per gli interventi strutturali nell’ex Palazzo Ina di Piazza San Giovanni(saranno allocati Lavoro ed Esecuzioni Immobiliari)e ora batte cassa al Ministero.
Per un’approfondita analisi della vicenda è necessario rispolverare il concetto di spending review, ovvero revisione della spesa pubblica, cioè un processo diretto a migliorare l’efficienza e l’efficacia della macchina statale nella gestione della spesa pubblica attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi, dei risultati. Con questo procedimento si analizza, insomma, “più il come che il quanto”: ovvero i capitoli di spesa di uno o più ministeri vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza. La revisione della spesa pubblica investe anche gli acquisti delle amministrazioni pubbliche. Principio dell’operazione in linea teorica è quello di identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati alle diverse amministrazioni o che li raggiungono solo in maniera inefficiente, a fronte di spese molto più alte del necessario.
Sapete cos’è accaduto?
Sabato scorso, subito dopo l’intitolazione dell’Aeroporto di Comiso a Pio La Torre, il buon Piccitto si è avvicinato al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e gli ha presentato il conto dei lavori, insomma ha chiesto di riavere i soldi spesi per l’ex Palazzo Ina. La richiesta è stata percepita da alcune persone che si trovavano a pochi metri dai due, tanto che qualcuno di questi ha istintivamente esclamato “Alla faccia della spending review!”.
Ma sulla testa dei cittadini ragusani grava un altro peso economico. Il capo dell’Ufficio Tecnico Comunale ha trasmesso, infatti, una relazione al presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini, nella quale viene comunicato che è pronto il progetto dei lavori per la realizzazione delle vie di fuga nel Palazzo di Giustizia di Via Natalelli, per mettere in sicurezza la struttura, ma occorrono 350 mila euro e sei mesi di tempo. Intanto il nuovo Tribunale di Modica, efficiente ed operativo, resta con le quattro frecce accese. Complimenti!
nella foto Federico Piccitto col presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini