Scaramucce in consiglio comunale di Vittoria. Lo scontro si consuma sulle commissioni consiliari. I gruppi di opposizione ne hanno votato la decadenza. Chiedono un riassetto, sulla base dei nuovi equilibri e di una maggioranza che non c’è più. A loro parere, all’opposizione spetterebbero tre presidenze su quattro. Il presidente Salvatore Di Falco ha un parere diverso “La maggioranza non esiste più – spiega – ma non ne esiste nemmeno una nuova: non c’è una coalizione di opposizione. Bisogna rispettare la suddivisione proporzionale”.
I quattro consiglieri Udc (Daniele Barrano, Salvatore Sanzone, Santo Cirica, Franco Caruso) chiedono di “rispettare il diritto delle forze politiche presenti in aula: rispettare la mutata geografia del consesso per assicurare un nuovo riequilibrio alle quattro commissioni permanenti. Invece, l’attuale minoranza ha abbandonato l’aula. Cosa vogliono fare? Continuare così per due anni? Queste sono le regole e bisogna attenersi”. Dura la critica a Di Falco: “Non è imparziale. Sembra di trovarci di fronte, in aula, al segretario facente funzioni del Pd. Non ci sentiamo più tutelati da lui. Fa gli interessi dell’ex maggioranza. Non lo possiamo accettare”. Di Falco ribatte: “Sono osservazioni prive di contenuto. Il presidente deve far rispettare le regole. Questo vale anche per la commissione Trasparenza, di cui Barrano è presidente. Sto acquisendo gli atti dell’attività della commissione, che va oltre il suo ruolo e valuterò il comportamento del presidente. La commissione Trasparenza non può essere una commissione politica, ma solo di verifica delle procedure amministrative. Credo che Barrano, invece, stia facendo il presidente facente funzione di Azione Democratica. Sul problema del depuratore, ha convocato gruppi ed associazioni. Non è suo compito! E la commissione non può affrontare temi già discussi dal consiglio”.