Paes ed energia sostenibile, che fine hanno fatto le procedure adottate dalle amministrazioni iblee? La Cna installazione e impianti sollecita gli enti locali

Maurizio Scalone e Vittorio Schininà“Torniamo, di tanto in tanto, a sollecitare le Amministrazioni comunali dell’area iblea circa l’adozione di tutte le procedure necessarie per l’attivazione del Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile. Sappiamo che ci sono Comuni che hanno compiuto dei passi in avanti, altri, la maggior parte per la verità, sono parecchio indietro. Non vogliamo colpevolizzare nessuno. Ma sarebbe davvero un delitto perdere un’occasione simile, visto che la scadenza (al netto del periodo estivo) è dietro l’angolo, a maggior ragione in un periodo in cui intercettare bandi non è semplice e in cui le disponibilità economiche sono ridotte al lumicino”. Lo dice il responsabile provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Vittorio Schininà, il quale ha avuto modo di verificare, in questi giorni, lo stato di avanzamento delle procedure relative all’adozione del Paes. E non sempre ha trovato risultati soddisfacenti. Anzi, tutt’altro.
“E’ da mesi che andiamo sostenendo – continua Schininà – come la progettazione, tenendo in considerazione il risparmio e l’efficienza energetica, deve diventare un punto di riferimento primario dell’azione di quelle Amministrazioni comunali che non intendono lasciarsi sfuggire questa occasione. La sostenibilità e la riqualificazione, legata al consumo zero di suolo urbano, sono concetti cardine del percorso che le nostre Unioni di settore, oltre a Installazione e impianti, anche Costruzioni e Produzione, stanno portando avanti allo scopo di sensibilizzare gli associati e, più in generale, i cittadini su un nuovo modo di concepire le abitazioni. Ma è chiaro che tutto rischia di essere vanificato se anche le Amministrazioni locali non viaggeranno lungo la stessa direttrice”.
“Noi siamo convinti – chiarisce il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Maurizio Scalone – che ci siano ancora i margini per potere garantire l’individuazione delle soluzioni auspicate. Ma se ciò non accade si butteranno alle ortiche finanziamenti per centinaia di migliaia di euro. E non sappiamo fino a che punto queste scelte potranno essere giustificate non solo dalla comunità produttiva ma anche dai semplici cittadini. Ecco perché diciamo ai Comuni di non sprecare questa possibilità di grande respiro, con una corsia di accesso facilitata ai finanziamenti europei che ha bisogno di essere perlustrata in maniera adeguata. Come Cna siamo disponibili a fornire il nostro supporto. Perché è interesse comune trovare delle strade di condivisione che ci consentano di raggiungere l’obiettivo finale”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa