Erano accusati di avere violentato una ragazza a Pozzallo. Assolti col dubbio

tribunale

Dopo circa quattro anni di udienze e rinvii, cambi di giudici e altro arriva la sentenza liberatoria per due imputati accusati di avere violentato una ragazza, dopo averla minacciata, alla stazione ferroviaria di Pozzallo. Il Collegio Penale del Tribunale di Ragusa(Saito, Maggiore, Manenti) a cui è passata la competenza dopo la chiusura del Tribunale di Modica, li ha assolti seppure con la formula dubitativa nonostante il pubblico ministero, Monica Monego, avesse chiesto la condanna a otto e a sei anni per i due. I fatti sarebbero avvenuti il 16 agosto del 2008.

Gli imputati erano A.M., 32 anni, sciclitano, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, e G.I., 39 anni, pozzallese, difeso dall’avvocato Tiziana Boscarino. La giovane presunta vittima. C.C., si era costituita parte civile attraverso l’avvocato Carmelo Floridia. Quest’ultima, dal canto suo, era stata un po’ discordante rispetto ai verbali dei carabinieri. Secondo l’accusa i due avrebbero agganciato la giovane a Pozzallo, le avrebbero somministrato delle bevande alcoliche e poi le avrebbero fatto fumare degli spinelli per stordirla e costringerla ad avere rapporti sessuali. L’avrebbero portata presso la stazione ferroviaria di Pozzallo(oramai in disuso)dove il pozzallese l’avrebbe colpita con calci e pugni e poi l’avrebbe bloccata mentre l’amico avrebbe consumato il rapporto sessuale completo. Poi le parti si sarebbero invertite. Il tutto si sarebbe svolto sotto la minaccia di morte tramite un coltello a serramanico. I due sono accusati di violenza sessuale aggravata in concorso, minacce e porto di coltello di genere vietato.

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