“Una grande occasione per chi ci ha lavorato ma anche per la città che potrà usufruire di questi spunti per potere crescere ulteriormente e per potere organizzare al meglio i propri spazi, renderli più fruibili, funzionali e adeguati alle nuove esigenze”. Così Francesco Pagliari della prestigiosa rivista di architettura “The Plan” ha commentato, questa mattina, durante i lavori conclusivi del workshop internazionale di progettazione “Un ponte tra le culture: dalla polis alla civitas”, gli elaborati realizzati dagli studenti delle varie Università italiane ed europee che hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Ordine degli architetti dell’area iblea, dalla Fondazione Arch, dalla cattedra Dialogo tra le culture della Diocesi di Ragusa, con la collaborazione del Comune di Ragusa. E la sorpresa è arrivata proprio nella valutazione degli elaborati. In quanto la giuria, composta oltre che dall’architetto Pagliari anche da Giuseppe Gangemi docente dell’Università di Palermo e da Giuseppe Dimartino, assessore comunale all’Urbanistica e ai Centri storici, ha deciso di attribuire il primo premio ex aequo a tutti e cinque i progetti in lizza che, per varie motivazioni, hanno affrontato al meglio i temi proposti nel corso dei sopralluoghi effettuati nelle aree individuate del centro storico superiore della città. La cerimonia di premiazione e di consegna degli attestati a tutti i partecipanti si è conclusa questa mattina alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili e religiose. Anche il vescovo della Diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, ha voluto complimentarsi con gli studenti e con i docenti per il lavoro fatto. C’erano, anche, oltre all’assessore Dimartino, il presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, la soprintendente Rosalba Panvini, il presidente provinciale Confcooperative, Gianni Gulino, il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari. Il primo progetto presentato questa mattina riguardava la riqualificazione dell’asse del centro storico che, partendo dalla rotonda Maria Occhipinti, passa per via Roma sino al ponte che conduce a piazza Libertà. Il secondo contempla il recupero del giardino del Vescovado, con la creazione di un orto botanico, provvisto di erbe medicinali, aperto al pubblico per diventare un luogo di integrazione considerato che in centro storico sono presenti le rappresentanze di diverse culture. Il terzo progetto ha riguardato il teatro della Concordia, con l’ipotesi di concretizzare un luogo teatrale aperto che arriva sino al cortile di una struttura ricettiva che sorge nella parte corrispondente di corso Italia e che comprende anche la chiesa della Badia. Il quarto riguarda la riqualificazione delle case di Carmine-Putie attraverso l’integrazione delle latomie esistenti nella zona sottostante con la creazione di pubblici esercizi, soprattutto ristoranti, che guardano sulla vallata Santa Domenica e che darebbero la possibilità di garantire un posizionamento ottimale delle costruzioni realizzate nella zona. Infine, il quinto progetto ha a che vedere con il recupero del palazzo Ina di cui è stata ipotizzata la riconversione in centro culturale con due ampie sale al piano terra, con la stessa pavimentazione di piazza San Giovanni, con una biblioteca al primo piano e la creazione di un giardino d’inverno. Fuori concorso la presentazione di un progetto di recupero e riqualificazione attinente la vallata Santa Domenica presentato dalla docente Zaira Dato dell’Università di Catania e portato avanti assieme ai propri studenti. “E’ stata una settimana ricca di soddisfazioni – dice il presidente della Fondazione Arch, Gaetano Manganello – mi sento di ringraziare vivamente tutti coloro che hanno fornito la propria collaborazione per la piena riuscita di una manifestazione che proietta queste proposte sul versante amministrativo nella speranza che il Comune possa cogliere qualche spunto propositivo dai progetti presentati”.
Ragusa. Workshop internazionale di progettazione, cinque elaborati in prima posizione ex aequo. La giuria chiarisce: “Tutti avevano un motivo differente per essere valutati con estrema attenzione. Non abbiamo creato penalizzazioni”
- Giugno 21, 2014
- 2:55 pm
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