Giovedì 26 giugno alle ore 15 nella sala conferenze della Camera del Lavoro di Ragusa si terrà una assemblea cittadina di disoccupati, ex sussidiati e cosiddetti indigenti per discutere delle importanti novità che si registrano sui temi del lavoro, dell’occupazione, dei servizi e del sostegno al reddito per i cittadini colpiti dalla crisi economica e sociale. L’assemblea – che sarà introdotta da una relazione di Nicola Colombo, segretario cittadino della CGIL
– sarà l’occasione per fare un bilancio delle cose ottenute a livello di concertazione con l’Amministrazione comunale e in particolare con l’assessorato ai servizi sociali della città di Ragusa e soprattutto per discutere delle imminenti scadenze che dovrebbero portare, nelle prossime settimane, al rilancio della vertenza lavoro nel territorio.
Nello specifico, i settori di intervento riguarderanno la nuova graduatoria elaborata per i cosiddetti indigenti, saliti dai circa 570 del gennaio 2013 agli attuali 681, così come approvato nella delibera del 23 maggio scorso.
In particolare, per questi soggetti, ai primissimi di luglio partirà il cosiddetto buono servizio che di fatto supera l’elargizione del sussidio dato che il primo gruppo dei circa 250 interessati sarà chiamato a svolgere attività sociale pari a circa 60 ore lavorative per avere un compenso base di 300 euro. Altri 250 interessati saranno coinvolti nel bimestre successivo.
Senza considerare il fatto che sono già in attività, con regolare applicazione del CCNL, 14 unità ex sussidiate che svolgono il servizio di custodia delle ville e dei servizi igienici comunali, con la possibilità alla fine del contratto a tempo determinato di poter godere dei benefici degli ammortizzatori sociali ( disoccupazione, mini aspi).
Tutta ancora aperta, invece, rimane la questione dei cantieri di servizio con fondi regionali che tardano a partire per i continui rinvii da parte del Governo della Regione Infatti, stilata la graduatoria da parte del Comune che comprende 1040 disoccupati, si si sollecita quotidianamente Palermo affinché si sblocchino i progetti che solo nella città di Ragusa potrebbero dare una risposta, sia pur parziale, a circa 200 disoccupati.
Data la complessità della vicenda, dunque, la Camera del Lavoro sollecita una massiccia partecipazione degli interessati sia perché si tratta di valorizzare il lavoro che il movimento dei disoccupati ha fatto in questi lunghi mesi di lotta e sia perché specie sul fronte regionale si riapra la vertenza per sbloccare i cantieri di servizio attesi da oltre sei mesi ad oggi ancora bloccati per la cattiva gestione politica e per l’insopportabile ritardo della macchina burocratica della regione Sicilia.