Ragusa. La pista di pattinaggio aperta o chiusa? Dipasquale (la destra): “sempre più ragazzi la usano ma il comune dovrebbe cautelarsi per evitare che siano predisposte azioni legali”

Pista pattinaggio

“Fino a che punto è lecito l’utilizzo di impianti sportivi chiusi al pubblico e che si trovano, anzi, in pessime condizioni proprio perché non sono mai stati ultimati?”. E’ l’interrogativo che si pone il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale, e che lo stesso gira all’Amministrazione comunale dopo avere visionato sui social i video di alcuni ragazzi che hanno deciso di sperimentare la pista di pattinaggio di viale Napoleone Colajanni che, come tutti ben sanno, non è mai stata ultimata e men che meno entrata in funzione. “Ora, comprendendo bene – continua Dipasquale – come i ragazzi della nostra città cerchino spazi aggregativi per praticare sport anche di un certo fascino come può essere il pattinaggio con gli skateboard, vorremmo sapere che cosa accadrebbe, speriamo mai, nel caso uno tra questi si facesse male. Di chi sarebbero le responsabilità? Chi ne dovrebbe rispondere? Gli stessi ragazzi che, incautamente, scavalcando le recinzioni, hanno utilizzato un impianto non ancora pronto e che, anzi, versa in condizioni di degrado molto pesanti oppure l’Amministrazione comunale che non ha disposto alcun tipo di valida recinzione proprio per evitare che chiunque passi da quelle parti decida di fare un giro coi pattini? Ecco, qualcuno a palazzo dell’Aquila dovrebbe sciogliere questo dubbio. E dovrebbe farlo in tempi rapidi perché sempre più numerosi sono coloro che utilizzano la pista. Io consiglierei ai componenti della Giunta Piccitto di non prendere sottogamba la situazione. Anzi, sarebbe opportuno che qualcuno tra loro verificasse quanto sto dicendo. E si adoperasse di conseguenza per evitare che il Comune si trovi esposto a dovere fronteggiare azioni legali anche di un certo tipo. Come si dice in questi casi, prevenire è meglio che curare”.

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