Consiglio comunale di Modica. Incardinato il conto consuntivo 2013. Il consiglio lo affronterà mercoledì 2 luglio. Parere positivo dei revisori dei conti illustrato nel civico consesso

consiglio comunale modica

Presenti ventisei consiglieri la seduta del Consiglio comunale di Modica si apre con una richiesta del consigliere Giorgio Falco che chiede una sospensione sino alle ore 20 al fine di introitare il parere dei revisori dei conti che stanno lavorando sul documento contabile. Il consigliere Carmelo Cerruto si dichiara stupefatto di questa richiesta perché il percorso stabilito con il presidente della commissione finanze era un altro con un consiglio da tenersi mercoledì. Chiede di incardinare il punto e quindi rinviare il civico consesso ad altra data. Invita la maggioranza a riformulare la proposta. Il presidente della commissione bilancio Luigi Giarratana ritiene che il parere dei revisori arriverà tra qualche ora e se non ci sono problemi si potrà avviare la discussione in commissione altrimenti si potrà rinviare la seduta.
Il consigliere Tato Cavallino ritiene che il tempo concesso non dà la possibilità di poter controllare gli atti a questo punto è necessario un rinvio a domani o dopodomani. Il segretario generale, compulsato, ritiene che il punto può essere incardinato senza il parere dei revisori non la votazione perché l’atto non è completo. Informa che la Regione siciliana ha già chiesto notizie sull’esito della votazione sul rendiconto 2013 atteso che il punto va approvato entro il 30 giugno. Il consigliere Vito D’Antona dichiara che la gestione finanziaria della maggioranza è fallimentare considerato che è stata necessario nominare un esperto, di chiara professionalità, e questo sancisce l’incapacità dell’amministrazione di affrontare la situazione finanziaria. Rivendica la dignità del ruolo dei consiglieri che non vengono trattati dall’amministrazione come tali. Sul conto consuntivo basterebbe la lettura della relazione dell’amministrazione sul punto.
Poi in piena libertà e senza condizionamento il consiglio decide cosa fare. Il conto consuntivo non è più nella disponibilità dell’amministrazione ma esclusivamente del consiglio.
Basta che un assessore dia lettura della relazione e poi decida il consiglio cosa intende fare. Non sospenda, non rinvio e si incardini il punto. Si mette ai voti la proposta Falco che passa con sedici voti favorevoli e dieci contrari.
Il consiglio riprende alle ore 20. Alla ripresa sono 23 i consiglieri presenti e il vice presidente del consiglio comunale, Michele Polino da la parola all’assessore al bilancio, Enzo Giannone, che illustra i contenuti del consuntivo 2013 con una relazione sul rendiconto sull’attività di gestione. Dopo una valutazione di carattere tecnico sui percorsi di formazione dei documenti economici finanziari rileva che il consuntivo viene condizionato all’arrivo della nuova giunta, luglio 2013, e dal piano di riequilibrio finanziario rimodulato a gennaio 2014. Il quadro sinottico delle entrate e delle uscite sul rendiconto si fornisce in allegato al comunicato stampa.
Il documento tiene conto di minori entrate dallo stato e dalla regione, dalle imposizioni ma minori impegni di spesa che chiudono un rendiconto in positivo con un avanzo di gestione di sei milioni e settecento mila euro. Questo impatta sul debito complessivo gestionale diminuendolo portandolo a quota 17 milioni e 276 mila euro. Quindi una valutazione positiva della gestione attesi i numeri e delle valutazioni conseguenti.
L’amministrazione tende a migliorare la fase organizzativa e di controllo dell’ente perché vanno concretizzate in un unico contesto il risanamento e lo sviluppo. Il presidente dei revisori dei conti, Annamaria Aiello, illustra i contenuti e il parere sul rendiconto 2013.
La valutazione è la comparazione del saldo di cassa è un valore positivo. L’anticipazione di tesoreria quest’anno di riferimento registra, rispetto al 2012, un dato in diminuzione. L’anticipazione di liquidità del piano legato al DL 35 riferiti al pagamento di debiti certi, esigibili e liquidi, incidono nella gestione dell’ente che ha portato un risultato positivo nella gestione finanziaria nell’anno 2013 pari a 267.171,28.
Il risultato di amministrazione, negativo al 2012, nel 2013 registra un avanzo determinando il calo del debito dell’ente. Se si potessero riscuotere tutti i crediti l’ente non potrebbe pagare tutti i debiti ma il piano di riequilibrio consente la riduzione del disavanzo di amministrazione grazie agli avanzi che si dovranno registrare di in anno in anno.
Sul patto di stabilità interno non può che essere positivo tra l’obiettivo e il saldo finanziario attesi i numeri del rendiconto di gestione per l’anno 2013.
Il presidente dei revisori dei conti invita l’amministrazione a perseguire nella lotta all’evasione fiscale che si attua con i controlli ad incroci. E’ però determinante la riscossione reale dei tributi e quindi l’ente soffre di liquidità che costringe l’ente ad utilizzare le anticipazioni di cassa. Invita a chiudere il contenzioso con la Serit di cui non ha notizia dopo l’incarico affidato ad un professionista. Si tratta di incamerare un somma tra i 14 e 15 milioni di euro, un credito consistente che farebbe bene alle casse del comune.
Punto dolente è il rapporto con le partecipate; si trascina una gestione (Servizi per Modica) pesante nei costi con bilanci in perdita.
Sono di 251.729,43 euro le sanzioni fatte della polizia locale per l’anno 2013 e una parte deve essere investita per attrezzatura del settore. Qui c’è un residuo attivo molto consistente e che è nelle mani della Serit per la riscossione. In discesa le spese correnti nel triennio 2011/2013. La spesa del personale è in diminuzione con il blocco dei contratti collettivi e in futuro con i prepensionamenti.
Elemento di criticità è la contrattazione integrativa e va costituito l’organismo di valutazione. Sono di due milioni e 400mila euro le quote mutui da pagare su base annua. Questo è un dato negativo. Sono stati cancellati residui attivi, perché non più esigibili per 4 milioni 389mila euro e 5 milioni di residui passivi.
Resistono anche nel 2013 i debiti fuori bilancio per più di due milioni di euro, ma il numero è in calo rispetto alle gestioni passate. Se continuano a persistere questi numeri l’amministrazione potrà risanare il disavanzo previsto in dieci anni.“Il parere sul documento finanziario è favorevole, si legge nella relazione, per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario n2013, limitatamente ai risultati della gestione finanziaria; relativamente alla parte economico patrimoniale, in considerazione dei rilievi precedentemente esposti, si esprime “parere favorevole condizionato” a che si proceda nella adozione dei provvedimenti di competenze, e si invita pertanto, l’organo consiliare ad adottare senza indugi i consequenziali provvedimenti di competenza”.
Il presidente della commissione bilancio, dopo aver ascoltato il parere chiede un rinvio della seduta perché la commissione possa valutare i contenuti dell’argomento. Quindi seduta della commissione domani alle 18 e consiglio alle ore 20. Il consigliere Carmelo Cerruto chiede un maggior rinvio perché sono in corso riunioni del partito. Il consiglio decide, allora, il rinvio della seduta del consiglio comunale a mercoledì 2 luglio con riunione della commissione alle ore 16 e consiglio comunale alle ore 18.00.

Il Capo Ufficio Stampa
Marco Sammito

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