E’ iniziata prestissimo la giornata lavorativa del nuovo direttore generale, Maurizio Aricò. Ha partecipato all’inaugurazione della nuova Casa dello studente, accompagnato dal direttore sanitario, Vito Amato, occasione che gli ha permesso di ammirare una parte della bellissima città antica di Ragusa Ibla. Giusto il tempo di rientrare in Azienda perché lo aspettava una conferenza di servizio con il comune di Ragusa e l’AST (Azienda Siciliana Trasporti), organizzata dall’Asp per affrontare l’annoso problema dei parcheggi presso l’ospedale “Maria Paternò Arezzo”.
L’idea portata al tavolo della discussione è quella di creare una navetta per raggiungere l’ospedale con un percorso ed una frequenza di orari compatibili sia con i turni dei dipendenti dell’ospedale sia con l’utenza. Si è quindi costituito un tavolo tecnico, formato da un rappresentante della polizia locale, da un tecnico dell’Asp e dal direttore sanitario dell’OMPA.
Subito dopo ha raggiunto la sala del SIMT che era pienissima a testimonianza che l’appuntamento con la dirigenza sanitaria è stato ben accolto.
Un lungo discorso, quello del direttore generale, – “la mia è la storia di un clinico, ma da qualche giorno faccio un altro mestiere quello dell’amministratore.”
Qualche accenno alla sua precedente attività di medico – “vent’anni a Pavia, all’ospedale San Matteo, dopo un’esperienza a Palermo …………………, e dal 2008 al Meyer di Firenze.
“Oggi sono qui. L’incontro con tutti voi è il mio primo atto ufficiale di direttore generale dell’ASP. Imparerò da voi cos’è questa Azienda e cercherò di mettere a frutto tutti gli input che mi fornirete. In questa esperienza, per me già esaltante, ci metterò il cuore e la testa e voi, miei pari, con il vostro prezioso contributo mi aiuterete a portare avanti la mission aziendale.” Ha ribadito che l’ascolto è fondamentale per la funzionalità dell’Asp, concetto che ha ripreso nel pomeriggio di oggi con la dirigenza amministrativa, incontrata.
“Tutte le Aziende sanitarie siciliane sono in grosse difficoltà, Ragusa non vive questa condizione. Questa Azienda è certamente un modello di gestione di alto livello, questo riconoscimento che la regione vi ha dato è tutto merito vostro, io non facevo parte ancora di questa squadra, ma ora che sono qui, seppur “estraneo”, avverto qualcosa che si impasta una sensazione di amalgama che mi fa già sentire parte di un sistema”.
Significativo il passaggio: “l’ospedale non chiude mai, la sanità si fa sempre: a natale, a capodanno, il diritto alle salute è fondamentale.”
Ci sono stati interventi di apprezzamento per l’intervento del direttore e l’augurio di lavorare insieme per garantire e migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.