Le caratteristiche del bando per il finanziamento di tirocini formativi presso le imprese, emesso da Italia Lavoro, al centro dell’incontro illustrativo promosso ieri dalla presidenza provinciale di Confcooperative Ragusa. Il presidente provinciale Gianni Gulino, il consigliere di presidenza Marilena Meli, il direttore del consorzio “Mestieri”, Filippo Spadola, hanno chiarito ai rappresentanti delle coop presenti quali le procedure da attivare per potere fruire delle opportunità offerte dal bando che si rivolge a giovani di età compresa fra i 25 e i 35 anni. “Già da qualche giorno – ha chiarito il presidente Gulino – le aziende, le imprese o le cooperative interessate ad ospitare i tirocinanti possono iscriversi al sito internet “pianogiovanisicilia.com”.
Da lunedì 14 luglio, i giovani dai 25 ai 35 anni, in possesso di diploma o qualifica professionale, così come richiesto dal bando, possono iscriversi allo stesso sito, manifestando la propria disponibilità ad effettuare i tirocini. Da lì prenderà il via la fase di mediazione necessaria per attivare il percorso prefigurato. Una volta selezionati i tirocinanti, questi ultimi percepiranno la somma di cinquecento euro al mese per sei mesi, con retribuzione che arriva da Italia Lavoro, mentre all’azienda ospitante, per l’attività di tutoraggio, saranno corrisposti 250 euro al mese. Concluso il suddetto periodo, nel caso in cui l’impresa decidesse di assumere il tirocinante a tempo indeterminato, la stessa usufruirà di una speciale erogazione finanziaria, così come previsto, anche in questo caso, dal bando. Non ci sono dubbi sul fatto che si tratta di una buona opportunità che va colta nel modo migliore. Ed è per questo che abbiamo promosso un incontro che si proponeva, così come è accaduto, di fornire tutti gli elementi necessari a chi ne faceva richiesta per potere avviare il suddetto percorso”. Il progetto di riferimento è “Giovani in Sicilia” promosso dalla Regione con Italia Lavoro ed è finalizzato all’orientamento e all’inserimento dei giovani al lavoro, fornendo delle minime garanzie occupazionali ad una fascia generazionale che rischia di rimanere senza prospettive.