“Nella qualità di segretario del circolo Pippo Tumino, che conta 46 delegati in seno all’assemblea provinciale, sono rimasto senza parole leggendo il documento del segretario del secondo circolo, con 14 delegati in assemblea, che tenta di giustificare, arrampicandosi sugli specchi, l’alleanza con Comiso e Vittoria, portando all’emarginazione politica la città di Ragusa”. E’ quanto afferma il segretario del primo circolo del Pd di Ragusa, Gianni Lauretta, a proposito delle reazioni registratesi in seguito a quanto accaduto in seno all’assemblea provinciale del Partito democratico di venerdì scorso.
“Questa – aggiunge Lauretta – non è solo una questione politica, bensì abbiamo a che fare con il mancato rispetto delle regole. Tutto può essere superabile in politica. Ma saremo intransigenti sul rispetto e sulla certezza delle regole. Nel documento del secondo circolo si fa riferimento ad un auspicio, quello del superamento di una fase di impasse per fare politica nell’interesse dei cittadini, cosa che, da segretario del circolo Pippo Tumino, abbiamo sempre ricercato con costanza senza ricevere analoghe attenzioni. Ritengo che l’impasse non si superi se chi ha la maggioranza (e in proposito mi chiedo: ma esiste ancora questa maggioranza?) conceda alla minoranza la presidenza dell’assemblea provinciale e lo faccia mettendo paletti sui nomi che rappresentano una parte attiva di questo partito (primo caso politico sollevato dalla maggioranza) perché il presidente non deve chiamarsi Calabrese anche se la minoranza aveva fatto sintesi su questo nome. Forse il consenso elettorale di Calabrese fa paura? Si afferma, inoltre, che la figura di presidente deve essere rappresentativa, serena ed equilibrata. Come si può restare sereni ed equilibrati quando si ha a che fare con attacchi costanti e denigratori infondati? L’etichettare chiunque è deplorevole. Sicuramente ciò non può portare distensione e dialogo. Forse l’obiettivo era quello di scegliere il nome all’interno della minoranza tra chi, eventualmente, mantenesse un atteggiamento prono nei confronti della maggioranza? È questo un atto democratico?”.
Lauretta, poi, aggiunge: “Anche l’accusa di immobilismo forzato di Denaro, che a dire della maggioranza è stato causato dalla minoranza, è non vera. Partiamo dal fatto che gli 11 dirigenti firmatari, nei giorni scorsi, di uno specifico documento erano 10 segretari di circolo sui 14 esistenti, quindi la maggioranza, oltre ad una senatrice. Siamo stati noi ad avere richiesto a Denaro di superare l’immobilismo facendo sì che potesse essere riconosciuta alla cosiddetta minoranza la presidenza senza porre veti per una gestione quanto più condivisa tutelando le minoranze (visto che la minoranza non è poi così risicata come la si vuole fare apparire). Credo che questo sia il minimo per condurre il partito basandosi sull’unità. Quindi, nessun attacco ma una semplice richiesta. Per tutta risposta, il segretario Denaro convoca un’assemblea, che noi definiamo illegittima per un semplice motivo. Circa 80 delegati su 271, guarda caso tutti di minoranza, non ricevono convocazione né tramite sms, né con lettera né con mail. Per questo motivo si richiede il rinvio di qualche giorno per convocare tutti i delegati. Inoltre, contestualmente, il Pd regionale aveva organizzato già da tempo un importante convegno sulla scuola, della durata di tre giorni, a Terrasini, per partecipare al quale parecchi delegati avevano fornito la propria adesione e versato una quota. Mi risulta anche che la vicesegretaria regionale aveva chiesto il rinvio dell’assemblea. Il segretario Denaro risponde che, pur sapendo che le convocazioni non erano arrivate a tutti, sarebbe andato avanti lo stesso. Un’affermazione gravissima. A dimostrazione allego il testo della mail di una delegata, inviata qualche ora prima dello svolgimento dell’assemblea, al segretario Denaro”.
Il giorno 4 luglio 2014, alle 17,33, Antonietta Bellina scrive: “Gentile segretario, sono Antonietta Bellina, delegata provinciale del Pd di Ragusa. Faccio parte del primo circolo “Pippo Tumino”. Chiedo gentilmente la sua attenzione per esporre una situazione che, a parer mio e non solo, fa registrare dei dubbi sulle procedure. Bene, da diversi giorni alcuni hanno ricevuto la mail di convocazione all’assemblea provinciale. Assemblea che si tiene oggi 4 luglio 2014 alle 18 nei locali di Villa Orchidea presso Comiso. Location alquanto inusuale per un’assemblea provinciale, visto che da sempre sono state fatte a Ragusa. Adesso Le chiedo: i delegati dei vari circoli siamo classificati in: delegati di serie “A” e serie “B”? Qual è il motivo per cui, fino ad ora, sono le 17,15, non ho ricevuto mail di convocazione? A questo punto mi spiega qual è il mio ruolo in questa assemblea? Attendo risposte, spero in tempi celeri. Cordiali saluti, Antonietta Bellina”.
“Bastava questo – dice ancora Lauretta – per annullare tutto, ma Denaro, sotto la regia del garante Enzo Napoli, senza verificare nulla, in due minuti proclama presidente e tesoriere e a chi chiedeva spiegazioni rispondeva “Fate ricorso”. Questo è un comportamento che il nostro partito non può più tollerare. Siamo stanchi noi, tanto quanto i nostri elettori. Non è possibile che i capibastone di questo partito debbano decidere indisturbati, non è questa la mission del Pd”.