“Con l’esaltazione della sua attività dopo il primo anno di esperienza, il Sindaco ha evitato di affrontare i problemi della città e la dura realtà con la quale i cittadini si trovano ogni giorno a fare i conti”. Vito D’Antona, consigliere comunale di Sel a Modica, non è tenero dopo il resoconto dell’amministrazione comunale sul primo anno di gestione amministrativa in Municipio da parte dell’attuale maggioranza. “Mentre si esaltano le misure dell’ organizzazione interna e si parla di lotta all’evasione – dice – in questi giorni sono sotto gli occhi di tutti le lunghe ed estenuanti file sotto il sole cocente di cittadini costretti a fare verificare le migliaia di bollette errate che il Comune ha fatto recapitare;
non si pretendevano misure straordinarie, ma soltanto quello che tutti gli altri Comuni d’Italia fanno normalmente: leggere i contatori e non riesumare contatori da anni inutilizzati in abitazioni disabitate da decenni.
Mentre ci si vanta degli interventi di manutenzione ordinaria in alcune strade della città i cittadini, dalla chiusura del ponte Guerrieri, sono costretti, per le altalenanti scelte e le inadeguate decisioni dell’Amministrazione Comunale, a subire tempi di incolonnamenti mai registratisi”.
In merito alla situazione finanziaria, D’Antona ricorda al Sindaco che si è ancora in attesa dell’esito dell’istruttoria da parte del Ministero e della Corte dei Conti, per la cui interlocuzione, l’Amministrazione, dopo un anno trascorso inutilmente, ha scelto di ricorrere ad un esperto per una attività che in genere svolgono i Sindaci, gli Assessori e i funzionari.
“L’avanzo di amministrazione, scritto nel conto consuntivo 2013, come è noto, è in gran parte dovuto ai circa nove milioni di entrate per Ici e Tarsu anni pregressi che in sei mesi hanno registrato solo il cinque per cento di incassi; con questo ritmo, sempre che i contribuenti paghino, occorreranno dieci anni.
I pochissimi progetti già finanziati, in tutto o in parte, che la città aspetta da anni, come la rotatoria di Dente Crocicchia o l’ampliamento della zona artigianale di Michelica non hanno fatto un solo passo avanti, con il serio rischio di perdere i finanziamenti, mentre non si parla più di opere infrastrutturali che consentano la crescita economica e la vivibilità della città.
Ed, infine, come non essere preoccupati del fatto che la città di Modica nel comprensorio continua a perdere ruolo e centralità, come insegnano la fallimentare avventura del libero consorzio e la vicenda del reparto di Pediatria”.