Visioni Salvataggio Ossidiana”, Franco Fratantonio espone a Palazzo Spadaro a Scicli

Salvataggio frame 5035 - pastello misto - cm 52x63,5 - 2011 rit.-1024x1024

Sabato 2 agosto alle ore 20.00 nella raffinata cornice di Palazzo Spadaro a Scicli sarà inaugurata la mostra “Visioni Salvataggio Ossidiana”, personale di Franco Fratantonio, a cura di Riccardo Emmolo, organizzata con il patrocinio del Comune di Scicli e dell’assessorato alla Cultura. “Visioni Salvataggio Ossidiana” sintetizza tre diversi percorsi di una pluriennale ricerca sul linguaggio e sulla tecnica, tra loro dialetticamente intrecciati. “Visioni” propone opere pittoriche, realizzate a olio, pastello e tecniche miste, raffiguranti paesaggi, volte stellate, marine, spiagge, in cui la parola poetica diventa parte dell’immagine stessa.

La parola disegnata sulla tela, come spiega Liborio Palmeri nel testo in catalogo, rende esplicito l’intento di riprodurre i processi mentali della creazione artistica: dietro le immagini ci sono sempre le parole, quelle che la mente dell’artista trasforma alla ‘luce’ della sua volontà creatrice.

Se in “Visioni” la parola è parte della natura, in “Salvataggio” è la natura a farsi parola. Presentato in anteprima nella Biennale di Firenze (2011) dove ha ottenuto il premio della critica, “Salvataggio” è una video-installazione che si serve di video, fotografia e pittura per “smontare” la visione nei suoi frame costitutivi, dilatando lo spazio e il tempo, il silenzio e la percezione dell’osservatore. Ne deriva un invito a ritrovare una profonda pace, a riconciliarsi con la natura e con se stessi: il pattino di salvataggio al centro dell’inquadratura è la metafora di una salvezza possibile solo se l’uomo torna a un rapporto con la natura rispettoso dei suoi ritmi e dei suoi silenzi.

“Ossidiana” è un omaggio a Ruccio Carbone, poeta liparota vissuto tra le Eolie e la Toscana. A lui Fratantonio dedica un video e opere pittoriche (pastelli e tecniche miste), dove la pietra vulcanica che ha dato vita all’isola diventa il simbolo delle radici di una terra che il poeta, novello Ulisse, ha portato con se nel suo viaggio esistenziale.

Franco Fratantonio (Modica, 1962), dopo il diploma all’Accademia di Brera, ha lavorato nell’ambito scenografico nel Teatro “Alla scala” di Milano, perfezionando conoscenze tecniche ed artistiche e frequentando artisti e studiosi come Fabrizio Plessi, Roberto Sanesi, Francesco Leonetti, Piero Quaglino, Giacomo Agosti, Giangiacomo Spadari, Luciano Fabbro, Piero Guccione. L’artista ha all’attivo diverse personali in Italia e all’estero. La mostra, aperta dal 2 al 30 agosto, potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 13,00 e dalle ore 19,30 alle 23,00.

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