Consiglio Comunale di Modica, Iniziata la sessione di bilancio. Approvati a maggioranza cinque argomenti di natura tributaria.

Palazzo San  Domenico

Dopo sei ore di lavoro, con sospensioni il civico consesso modicano  ha approvato a maggioranza cinque punti all’ordine del giorno. Uno ritirato ovvero il regolamento del controllo interno sulle partecipate, per un approfondimento in prima commissione.  Il consiglio ha adottato la delibera l’addizionale IRPEF senza alcuna variazione e la soglia di esenzione; le aliquote e le detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale IMU, il piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del comune approvando l’elenco degli immobili, il programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016 e il regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale.  Presenti 20 consiglieri la seduta si apre con la discussione sul regolamento sul controllo interno sulle partecipate.
Il presidente della prima commissione Piero Armenia informa che il regolamento è stato integrato da due emendamenti (si tratta del rafforzamento dei controlli interni ai fini della verifica e un monitoraggio dei servizi resi dalle partecipate, così come previsto dalla normativa vigenti) che hanno avuto parere favorevole dei revisori dei conti e della commissione con la condizione di introdurre organismi di controllo sulla gestione delle attività svolte delle partecipate.  Il presidente della prima commissione valuta opportuno approfondire le integrazioni in commissione. Il sindaco, atteso che il punto non è propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione, a nome dell’amministrazione ritira il punto.  Il civico consesso affronta il tema dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Determinazione per l’anno 2014 dell’aliquota e della soglia di esenzione.
L’assessore al bilancio Enzo Giannone informa che non c’è nessun cambiamento nell’aliquota che garantisce il gettito previsto nel bilancio di previsione 2014 e non ha grande impatto sul reddito delle famiglie. L’aliquota è dello 0,8 per mille. L’esenzione scatta per redditi sino a 8mila euro.  La delibera ha il parere favorevole dei revisori dei conti così come quello della commissione.  Ai voti la delibera è approvata con sedici voti favorevoli e quattro astenuti.  Il consiglio affronta la questione relativa alle aliquote e delle detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale propria IMU anno 2014.
Il sindaco informa che l’aliquota rimarrà invariata ovvero quella dell’8,6 per mille. La scelta di non aumentare IMU nasce dall’esigenza di non incidere sulle finanze della classe media della popolazione: l’aliquota, afferma il sindaco, è la più bassa della provincia di Ragusa.  La delibera è approvata a maggioranza con sedici voti favorevoli, uno contrari e otto astenuti.  Si passa adesso al punto concernente il piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del comune – approvazione dell’elenco degli immobili.
Il sindaco riferisce che dall’elenco sono state tolte le scuole rurali dall’elenco e la scuola di Santa Marta nella quale sono stati fatti interventi di manutenzione straordinaria e sarà fruibile all’inizio dell’anno scolastico. Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che sono state riportate delle cifre accanto agli edifici e chiede di sapere com’è stata fatta la stima. Le perizie di stima vanno confrontate con i prezziari OMI (osservatorio del piano immobiliare) , ovvero al mercato attuale, che sono stati modificati nel corso di questi ultimi mesi.
Il sindaco rileva che il piano dell’alienazione non fa posta in bilancio. Informa che gli indicatori di stima sono rivolti, oggi, verso il basso e gli uffici adegueranno il prezzo al momento della vendita degli immobili.  Il consigliere Cerruto non condivide la risposta del sindaco. Il problema potrebbe porsi per una vendita senza una verifica di stima sul valore degli immobili.  Ai voti la delibera è approvata a maggioranza con diciassette voti favorevoli, dei contrari e sette astenuti.
La delibera è dotata dell’immediata esecutività.  Il consiglio affronta il punto relativo al programma triennale delle opere pubbliche per il triennio 2014-2016 e l’elenco annuale dei lavori da realizzare nell’anno 2014.
Il vice sindaco Giorgio Linguanti informa che partendo dal precedente piano triennale si è operata la verifica della fattibilità dell’opera ciò ha determinato l’esclusione di quindici opere prive di qualsiasi documento di corredo. Il piano triennale si compone di 101 opere: venti nel 2014 (19,8%), 53 nel 2015 (52,5%) e ventotto nel 2016 (27,7%).
La stima dei costi dei lavori nel 2014 è di 19 milioni di euro. Dodici opere sono in fase di appalto e stanno per andare in gara. Le sei in gara sono: la riqualificazione centro anziani di frigintini, recupero ex foro boario come area verde attrezzata, adeguamento edifici scolastici alla prevenzione incendi, abbattimento barriere edifici scolastici III stralcio, realizzazione di una rotatoria in C.D. Dente Crocicchia, completamento lavori di consolidamento e messa in sicurezza della collina di Monserrato. Le due appaltate sono: la riqualificazione Asilo Nido Muzio Scevola, realizzazione di un’isola ecologica per lo stoccaggio dei rifiuti differenziati; nel 2015 opere pari ad euro 80.150.314,46; nel 2016 opere per euro 73.897.214,00 per un totale complessivo nel triennio pari ad euro 174.080.864,20. La ripartizione del costo totale nel triennio è il seguente: nel 2014 è pari al 12%; nel 2015 del 46%; nel 2016 del 42%.
Il consigliere Ivana Castello non individua gli impegni per le opere del contratto di quartiere che dovranno essere impegnate e chiede di sapere dove sono state previste le somme atteso che l’impresa sta facendo i lavori. Il vice sindaco replica che il contratto di quartiere è già in esecuzione e quindi non può trovare posto nel piano triennale.
La PO dei Lavori Pubblici, Patti, informa che l’impresa ha ripreso i lavori con sollecitudine e non risultano lamentele e stati di avanzamento non pagati. Il consigliere Castello continua a sostenere che non individua le somme impegnate nel contratto di quartiere.
Il sindaco informa che ogni opera è finanziata: fondi comunitari o fondi cofinanziati. Il contratto con trasferimenti regionali, IACP e comunali. I lavori vanno avanti con gli impegni assunti e con il ribasso d’asta. Nel 2013 i 600mila euro, di cui fa riferimento il consigliere Castello, non sono stati impegnati nel bilancio 2013 perché c’era in atto un contenzioso.
Nel 2014 si è andato avanti con fondi non del Comune. Le somme a disposizione dell’Ente sono al momento liberi e quindi potranno essere impegnate per il proseguo dei lavori del contratti di quartiere.  Il consigliere Tato Cavallino chiede se nel piano la voce relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche a Treppiedi Sud.  Il sindaco s’impegna a intervenire al ripristino dei marciapiedi e sull’abbattimento delle barriere architettoniche proprio a Treppiedi Sud. Il consigliere Giovanni Spadaro chiede chiarimenti sulla realizzazione dell’incrocio Dente Crocicchia, opera spostata dal 2015 al 2016 e quindi se è possibile fare quest’anno la gara di appalto.  Il consigliere Giovanni Scucces chiede di conoscere il parere della seconda commissione utile a fare chiarezza sull’argomento come quello di comprendere se le opere in appalto vanno immesse nel piano triennale oppure no.
La seconda commissione ha espresso parere favorevole condizionato all’acquisizione dell’area ESA di Marina di Modica per parcheggio (annualità prima, finanziamento con fondi comunali), all’ adeguamento antincendio Scuola “E.Ciaceri” (annualità prima, finanziamento con fondi comunali), all’allargamento della Via Fosso Tantillo Pirato, da rotatoria ex ss 115 fino alla ex Modica Scicli (annualità terza, finanziamento con fondi di bilancio comunale); all’allargamento della strada comunale Torre Cannata – Michelica (annualità terza, finanziamento con fondi di bilancio comunale); rete idrica serbatoio Michelica(annualità prima, finanziamento con fondi comunali) ed infine esclusione dal primo anno delle opere già appaltate.  Il consigliere Scucces ritiene che il parere non è leggibile nella sua interezza perché non ci sono le cifre indicate per le opere.  Dopo una sospensione di cinque minuti il consiglio riprende con venticinque consiglieri presenti.  Il presidente della seconda commissione Peppe Stracquadanio chiede il ritiro del parere e dell’emendamento della commissione in quanto non sono indicate le cifre accanto alle opere indicate.  Il consigliere Giovanni Scucces ritiene che se lo ritiene di ritirarlo per un fatto politico lo comprende, ma se per un fatto tecnico no in quanto gli importi sono indicati nei progetti e questa decisione lo porta a dire che questi sono falsi. Essendo commissario della seconda commissione ammette di non comprendere questa decisione e chiede di mettere a verbale la sua dichiarazione. Non si possono realizzare le opere con una mozione. Dove è la copertura finanziaria? Allora si sta parlando di un libro dei sogni. Il piano triennale non va incontro alle esigenze della città. Si chiede quale è la vocazione di questa città considerate le indicazioni date del piano, quando si sostiene, invece, che è turistica. L’area ESA di Marina di Modica può essere ancora acquisita; con 40mila euro si possono acquisire quattro ettari e mezzo di terreno sui quali si può realizzare un progetto già esistente e non può non trovare collocazione nel piano triennale delle opere pubbliche. Quindi va rimessa nel piano.
Il consigliere Carmelo Cerruto chiede all’amministrazione e alla PO se il ritiro dell’emendamento pregiudichi la regolarità dell’intero piano triennale. Mancando le cifre viene meno la conformità al piano delle opere.
L’ing. Patti non individua queste opere come incluse nel piano triennale delle opere pubbliche. Se sono incluse lo sono con oggetto diverso e lì ci sono i costi.
Il presidente Giuseppe Stracquadanio dichiara che per questioni politiche di maggioranza ritira l’emendamento e che la richiesta sia messa ai voti.
Il consigliere Tato Cavallino rileva che sulla proposta di ritiro dell’emendamento devono essere d’accordo tutti gli elementi della commissione. Chiede come mai non si possono spendere i 40mila euro per acquistare l’area ESA e inserire l’opera nel piano triennale.
Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene grave la richiesta di ritiro dell’emendamento in quanto il presidente rappresenta la commissione in modo trasversale. Chiede se è possibile ritirare l’emendamento per una questione politica.  Il segretario generale ritiene che l’emendamento ha poche gambe per restare in piedi, non ha presupposti per essere considerato tale: l’acquisizione di un’area non è la realizzazione di un’opera pubblica. Poi anche il fatto che non ci sono le cifre accanto alle opere acclara questa ipotesi.  La proposta di ritiro dell’emendamento messo ai voti viene accolta a maggioranza con 16 voti, contrari 9 e un astenuto. L’emendamento viene ritirato.  I consiglieri di minoranza, Puccia, Castello, Cerruto, Spadaro presentano un emendamento che prevedo l’inclusione della illuminazione di alcune strade di Scardacucco per un importo di euro 1.440.000,00.  L’emendamento ritirato è stato fatto proprio dal gruppo di minoranza che lo propone alla votazione del consiglio.
Il consigliere Vito D’Antona valuta che il programma triennale delle opere pubbliche si conforma ai finanziamenti e soprattutto ai progetti esistenti; fa riferimento all’incrocio Dente – Crocicchia tolto con delibera del maggio di quest’anno spostandola al prossimo anno. Chiede di sapere il perché.  Il progetto della realizzazione della zona artigianale con i fondi ex Insicem. La somma insiste non è di un milione di euro ma bensì di sei milioni di euro per l’ampliamento di Michelica. I soldi ci sono. Basta fare la gara d’appalto. Ci sono appetiti sui ribassi d’asta e altri guardano con sospetto il fatto che il comune non impegni le somme e si rischia un trasferimento delle risorse.
L’Assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo rettifica alcune informazioni date da D’Antona avendo partecipato alle riunioni per l’utilizzo dei fondi ex Insicem. Modica ha un plafond, grazie ai ribassi d’asta, di due milioni e mezzo per l’ampliamento della zona artigianale o per le vie di accesso. Nell’ ultima riunione si è deciso di destinare la somma dei ribassi d’asta per l’autoporto di Vittoria. I ribassi d’asta di quest’anno saranno distribuiti agli enti beneficiari. Modica farà un progetto stralcio di due milioni e mezzo per il progetto di allargamento della zona artigianale.
Il Sindaco dichiara che sull’area Esa di Marina di Modica è massima l’attenzione nel senso che l’amministrazione sta perseguendo la strada di un ‘intesa con la forestale per attrezzare l’area.
Sull’ampliamento della zona artigianale l’ente dovrà approvare il progetto complessivo e poi fare uno stralcio in riferimento alle somme disponibili ovvero i due milioni e mezzo di euro. Su questo sarà vincolata l’area e quindi sarà dato l’affidamento per il progetto al fine di realizzare lotti appetibili.  Il consigliere Giovanni Scucces valuta che comunque è necessario avere un progetto per l’area ESA che dovrà essere inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Questo esprime la volontà manifesta del consiglio e dell’amministrazione di realizzare un’opera.  Il consigliere Tato Cavallino rileva che il parere favorevole condizionato ad un emendamento della seconda commissione che è stato ritirato e che non era corredato né del parere del PO né quello della PO della ragioneria e quindi privo di valore.  Una volta che l’emendamento è stato ritirato quale è il parere sulla delibera ? Cavallino ritiene che non esiste più il parere che era condizionato all’emendamento poi ritirato.  Il Sindaco contesta la presentazione di un emendamento scritto a penna e senza il corredo dei pareri necessari.  Dopo una breve sospensione, alla ripresa dei lavori sono presenti 21 consiglieri.  Viene messo ai voti l’emendamento presentato dai consiglieri, Puccia, Spadaro, Castello e Cerruto da aggiungere al pianto triennale relativo progetto di illuminazione di alcune strade in zona Scardacucco per un importo complessivo di 800mila euro con fondi comunitari da inserire nella annualità 2015. Il parere tecnico all’emendamento è favorevole.
Ai voti l’emendamento viene bocciato con otto favorevoli, sei contrari e nove astenuti

Il sindaco dichiara che non si sa se il progetto c’è o non c’è; denuncia che ha trovato impianti di illuminazione pubblica realizzate ma non funzionanti perché prive di manutenzioni. Questa amministrazione fa i progetti e li realizza.
Si passa ai voti dell’emendamento – presentato dai consiglieri (D’Antona, Spadaro, Castello, Puccia, Cavallino, Gugliotta, Cerruto, Colombo) relativo all’inserimento nell’elenco annuale il progetto di ”realizzazione di una rotatoria in c.da Dente Crocicchia” di € 500.000,00 nell’annualità 2014 revocando la delibera di giunta n° 150° del 2014; modificare il punto relativo alla “realizzazione della zona artigianale ampliamento e nuovi interventi per 6.000.000.000,00 (fondi ex Insicem) dell’opera relativa all’allargamento della zona artigianale.
Il segretario generale non può dare parere, sull’ampliamento della zona artigianale, in quanto non ci sono documenti idonei per una valutazione.  Il consigliere Vito D’Antona dichiara che il documento è in possesso dell’ufficio urbanistica già dal 2006 e quindi il documento per la valutazione deve essere portato in aula e non può essere lui a farlo.  Il consigliere Piero Covato chiede al PO e al segretario generale di esprimere un parere chiaro e netto al fine che il consiglio vada avanti.  Il consigliere Tato Cavallino invita a non mettere fretta, il segretario generale ha bisogno del suo tempo per esprimere un parere su una posta delicata come sei milioni di euro.  Il segretario generale esprime parere favorevole limitatamente alla somma prevista nel parere della PO.  L’emendamento viene respinto con dodici contrari, sette favorevoli e cinque astenuti. Si passa alla votazione del terzo emendamento, firmato dal gruppo di minoranza, che è quello già ritirato già con votazione dal consiglio e fatto proprio dal gruppo di minoranza. Il parere della PO è negativo perché mancano gli importi sulle opere. Il parere del segretario generale è negativo in quanto non sono indicate le fonti di finanziamento.
Ai voti il terzo emendamento viene respinto con sette favorevoli, contrari diciassette e un astenuto.
Viene votata la delibera relativa al programma triennale delle opere Pubbliche per il triennio 2014/2016 ed elenco annuale dei lavori da realizzare nell’anno 2014. Il parere tecnico è positivo come quello relativo alla copertura finanziaria.
Il consigliere Carmelo Cerruto rivendica l’attività del suo gruppo che ha proposto opere che vengono richieste dalla collettività, ma sempre bocciate come dimostrano gli emendamenti respinti. Stigmatizza l’atteggiamento tenuto nei confronti dell’ampliamento della zona artigianale dove esistono i fondi e che invece rimane fermo. Annuncio il voto contrario.
Il consigliere Vito D’Antona ritiene che il piano triennale delle opere pubbliche ci sono stati atteggiamenti politicamente arroganti della maggioranza che ha respinto le proposte della minoranza senza giustificazioni alcuna. Ne sono di esempio l’allargamento delle zona artigianale e dell’incrocio Dente Crocicchia. Giudica che questa amministrazione non ha un’idea di futuro della città in quanto ha preso i progetti degli anni precedenti finanziati e li ha messi dentro. Annuncia il voto contrario.
Il consigliere Piero Covato la minoranza votano contro opere pubbliche importanti e finanziati che questa amministrazione ha messo in gara e altre in fase di appalto. Opere essenziali per la città.
La delibera viene votata a maggioranza con 17 voti favorevoli e 7 contrari. La delibera viene dotata di immediata esecuzione.
Il civico consesso affronta la discussione sul regolamento comunale per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale IUC (imposta unica comunale) che ingloba l’IMU, la Tasi e la Tari.
Il collegio dei revisori ha espresso il parere favorevole compreso quelle delle commissioni consiliari.
Il consigliere Carmelo Cerruto chiede la lettura, articolo per articolo, del regolamento. Richiesta non accolta.
I consiglieri D’Antona, Spadaro, Castello, Cavallino, Cerruto, Puccia, Gugliotta presentano un emendamento che mira ad annullare la Tasi (tassa sui servizi indivisibili), che riguarda tutte le abitazioni del territorio, rispetto all’aliquota dell’1,85 per mille, per tre milioni e quattrocento mila euro il gettito, posta dall’amministrazione in quanto la situazione economica delle famiglie è assai precaria e che invece bisogna avviare una politica tesa a stanare le sacche di evasione fiscale.
Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene che la comunità modicana non è in condizione di sopportare una tassa, peraltro facoltativa, così gravosa. Siccome c’è la possibilità di azzerarla propone questa soluzione. Bisogna trovare invece misure correttive come una minore spesa. Chiede un atto di coscienza nei confronti dei cittadini, quel 53% che paga regolarmente le tasse in città.
Il consigliere Ivana Castello chiede di capire quali sono le giustificazioni per chiedere la nuova tassa e come si arriva a coprire i costi dei servizi indivisibili.
Il consigliere Tato Cavallino rileva che la Tasi è facoltativa e alcuni comuni non l’hanno introdotta. La tassa colpisce tutti. Propone di non introdurla per il 2014.
Il sindaco sottolinea che si è all’interno del regolamento IUC e non nel gettito; questa discussione sarà fatta in sede di discussione di bilancio di previsione. E’ una scelta obbligata perché lo Stato ci impone di farlo perché modula i trasferimenti agli enti sulla scorta delle possibilità di introito degli stessi. Lo stato fa i conti in tasca ai comuni e si comporta di conseguenza.
Il sindaco ha la responsabilità di coprire gli impegni del piano di equilibrio, di rispettare il patto di stabilità. Ai comuni si da la possibilità di avere un gettito in più e si tratta di mettere insieme tanti tasselli che devono coincidere con la tassazione che è stata preventivata. A regime i comuni non avranno i trasferimenti e dovranno vivere di risorse proprie.
L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza le tasse dell’ente e quindi fare le scelte politiche adeguate a cominciare da una politica di sostegno alle categorie più deboli e alle famiglie più bisognose.
Valuta l’aliquota dell’1,85 per mille gli appare equa perché poi sulla Tari sono previste esenzioni ed agevolazioni per le categorie a più basso reddito. La Tasi non può essere tolta perché il bilancio diverrebbe insostenibile e nelle fattispecie mancherebbero tre milioni di euro e altrettanti non trasferirebbe lo stato visto che la Tasi non verrebbe applicata.
Il consigliere Castello insiste nel conoscere le poste, una per una, di cui si compone la Tasi e poi accusa il sindaco che sta mettendo la tassa per coprire i vuoti finanziari che ha creato dall’inizio dell’anno ad oggi spedendo soldi che non poteva spendere.
Il consigliere Luigi Giarratana replica che l’amministrazione è riuscita a limare le spese recuperando somme importanti. L’ente ha tutelato le famiglie bisognose portando l’ISEE a dieci mila euro e a quindici mila euro quello delle famiglie come soglia di esenzione. Ci sono tutta una serie di interventi a favore dei nuclei delle famiglie numerose e bisognose.
Il consigliere Vito D’Antona valuta che il regolamento avrà dei riflessi negli anni e poi questo documento che applica l’imposta unica comunale, modifica quelle che sono le disponibilità finanziarie e il rapporto con i cittadini per i prossimi anni visto che mette insieme tre tasse: IMU, la Tasi, la Tari.
Diversi comuni non hanno applicato la Tasi e il governo non impone la tassa l’ha sola prevista. Si può anche azzerare ed è quello che chiede per l’anno 2014. Le somme servono per pagare le falle che questa amministrazione ha prodotto nella sua gestione, come trasferire 40mila euro a favore della Fondazione teatro Garibaldi, le feste e le sfilate. Si è deciso di introdurla ma bisogna assumersi le responsabilità. Anche i proprietari della prima casa la pagheranno. Denuncia che è stata introdotta una nuova tassa.
Il sindaco replica che il bilancio di previsione è stato concertato con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria e con le associazioni di categoria. Chi sostiene il contrario dice una falsità. Quanto deciso è frutto di un processo di concertazione.
Il consigliere Luigi Giarratana precisa che al teatro Garibaldi ci sono persone che devono essere pagate per 2012, il 2013 e il 2014.
Il Comune ha applicato le aliquote più basse della provincia.
L’emendamento viene posto ai voti con il parere negativo del segretario generale in quanto non si riferisce al regolamento ma stravolge una posta di bilancio in entrata senza che possa corrispondere un taglio nelle uscite.  Ai voti l’emendamento viene respinto con diciassette contrari, sette favorevoli.  Il regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale (IUC) viene approvato a maggioranza con 17 favorevoli e sette contrari. La delibera viene dotata da immediata esecuzioni.  Il consiglio viene rinviato a oggi  alle ore 18.

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