Ragusa. Fare sistema per rilanciare il Ragusano dop: tema incontro presso il Corfilac

ragusano dop

Fare sistema per rilanciare il Ragusano dop: fissate le strategie per la valorizzazione produttivo e commerciale del formaggio tipico degli iblei che ha fatto e che può ancora fare la storia del nostro territorio. Questo l’obiettivo della riunione che, presieduta da Giuseppe Occhipinti, si è svolta oggi a Ragusa, non a caso, presso il Corfilac struttura strettamente legata alla produzione ed alla certificazione del Ragusano dop. Presenti i principali produttori, gli stagionatori, i rappresentanti delle Organizzazioni Agricole e della Cooperazione oltre che dello stesso Corfilac,

del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario e dell’Associazione Regionale Allevatori. Col riconoscimento ministeriale il Consorzio avendo le carte in regola sotto ogni punto di vista, è impegnato a svolgere il proprio ruolo a garanzia dei produttori e dei consumatori e ad assolvere i compiti assegnati dall’Unione Europea e dallo Stato.
Dopo la relazione di Enzo Cavallo, nella qualità di direttore del Consorzio, ed il saluto dei dirigenti del Corfilac e del Distretto, si è sviluppato un ampio e qualificato dibattito, dal quale sono emerse una serie di proposte utili a impostare un percorso per giungere, entro il prossimo mese di settembre, alla concretizzazione di una organizzazione adeguatamente regolamentata, a garanzia di tutti, e con una programmazione produttiva relativamente alla campagna 2014/2015 per fissare nuove strategie promozionali, anche in vista di Expo 2015, e soprattutto nuovi obbiettivi commerciali attraverso un rapporto più ravvicinato e più collaborativo con la Grande Distribuzione Organizzata. Il tutto senza escludere il processo di internazionalizzazione delle nostre imprese facendo tesoro della mondializzazione, in occasione dell’Expo di Milano, dell’immagine del Ragusano dop, formaggio particolarmente apprezzato non solo dai consumatori ma anche dai grandi chef e dalla cucina di qualità.
Fra l’altro si è parlato della creazione della Banca del Formaggio per l’accesso, semplificato ed agevolato, al credito garantito col prodotto, da parte dei produttori sui quali pesa l’onere del “tempo imprenditorialmente morto” della fase di stagionatura e si è sottolineato come il rilancio produttivo del Ragusano Dop (del quale è stata avviata la revisione del relativo “disciplinare di produzione” per adeguarlo alle reali esigenze dei produttori e dei consumatori) possono anche essere meglio affrontate le conseguenze derivanti dalla cessazione, dall’1.4.15, del regime delle “quote” e tutelati gli interessi dei produttori del latte utilizzato per la produzione del formaggio marchiato.
Nel corso della riunione è stato annunciato che nei prossimi giorni sono previsti una riunione con i rappresentanti degli altri Consorzi di Tutela dell’Isola per la fissazione di iniziative ed azioni comuni, e, da parte del Diprosilac, un incontro con l’Assessore Regionale dell’Agricoltura, Reale, al quale sarà chiesta fra l’altro la difesa dei Formaggi Siciliani, ottenuti esclusivamente con latte siciliano, costretti, in atto a subire la concorrenza di prodotti, ottenuti con latte e cagliate importate e, in molti casi etichettati e presentati come produzioni locali.
Da tenere conto che oltre al Presidente, Giuseppe Occhipinti, ed al Direttore del Consorzio, Enzo Cavallo, sono intervenuti fra gli altri: Salvatore Barresi e Stefania Carpino (per il Corfilac), Enzo Covato (per il Diprosilac), Guglielmo Portelli (per il Corfilac che ha illustrato i dati relativi al Ragusano dop prodotto negli Iblei), Enzo Antoci (produttore e rappresentante Ibleo del Diprosilac), Salvatore Cascone (per la Cooperativa “Progetto Natura”), Pino Occhipinti (per la Lega Coop), Gianni Gulino (per la Confcooperative), Giuseppe Cascone (per l’Istituto Zooprofilattico) e Rosario Biazzo (per la Coldiretti).

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