Il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono ha presentato stamani al Comune, affinché sia portato all’esame del Massimo Consesso, il seguente ordine del giorno riguardante il completamento della autostrada Siracusa-Gela. Il Presidente Iacono ha invitato i capigruppo ha sottoscrivere il documento che sarà sottoposto anche all’attenzione dei Consigli Comunali del Libero consorzio di Ragusa.
ORDINE DEL GIORNO – Completamento Autostrada SR-Gela sino a Gela,
concordato in sede di Consulta dei Presidenti dei Consigli Comunali Iblei.
Il Presidente del Consiglio Comunale
i Capigruppo del Consiglio Comunale
Premesso che:
• Sono iniziati da poche settimana i lavori di realizzazione dei primi 20 km d’autostrada che solcheranno il suolo della provincia di Ragusa, e se l’impresa rispetterà il cronoprogramma, entro il 31 dicembre 2015 avremo il tratto autostradale Rosolini Modica;
• Per tale opera si esprime grande soddisfazione perché per la prima volta si realizza un’opera del genere nel territorio ragusano e vorremmo poter dire lo stesso anche per quanto riguarda il progetto di raddoppio della Ragusa-Catania;
• Il tratto d’autostrada rimanente, che va da Modica ad Acate, è ancora “in progettazione”, Se si riguarda poi il ritaglio del quotidiano “La Sicilia” del 12 maggio 1968 dal titolo “Già pronto il progetto di massima per l’autostrada – La Siracusa-Gela dovrebbe essere pronta nel 1973”, viene da pensare cosa si sta progettando?
• Dal momento in cui il tratto Rosolini Modica sarà percorribile, il territorio provinciale verrà, nei fatti, tagliato in due. Da un lato, una zona ben collegata con Catania e le infrastrutture di quell’area: aeroporto, ferrovia, porto. Dall’altro, infrastrutture potenzialmente molto funzionali all’economia del Sud Est: aeroporto di Comiso, mercato ortofrutticolo di Vittoria, costruendo autoporto di Vittoria, area industriale di Ragusa, porto di Marina di Ragusa, che continueranno ad essere figlie di un dio minore perché prive di un collegamento viario che le possa valorizzare e potenziare;
Considerato che:
• La CNA di Ragusa ha più volte sollecitato le istituzioni perché l’economia di questo pezzo di territorio non può più subire questa schermatura e che le precondizioni per il rilancio dello sviluppo economico della nostra zona sono le infrastrutture e i loro collegamenti.
• L’aeroporto, l’autoporto, il porto di Marina e la zona industriale di Ragusa da sole non possano risollevare l’economia, cosi come le tante piccole e medie imprese agricole, artigianali, commerciali e turistiche – al netto della crisi attuale – non possono rilanciarsi mantenendo l’attuale isolamento;
Tutto ciò premesso e considerato si fa presente al Governo Nazionale a al Governo Regionale come le piccole e medie imprese di quest’area non possono essere segregate in silenzio. Le nostre infrastrutture con tutto l’indotto che creano (edilizia, impiantistica, commercio, autotrasporto, turismo, logistica), se non opportunamente collegate ad un asse stradale moderno ed efficiente, rischiano di rimanere delle opere nane. All’abbandono e alla fragilità politica del nostro territorio vogliamo contrapporre la volontà di rivendicazione ferma, ferrea, decisa di chi lo amministra e lo vive giorno per giorno.
Atteso che non ci si può rassegnare a questa “filosofia dell’emarginazione” e quindi occorre lottare democraticamente affinchè l’autostrada sia completata fino a Gela in tempi brevi, come da progetto,
IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE:
con forza al Governo Nazionale a al Governo Regionale
1. Istituzione di un tavolo permanente: Governo, Regione, Anas, territorio, che si dia, per il completamento di quest’opera, uno strumento di programmazione operativa modello Accordo di Programma Quadro;
2. Che tale strumento definisca:
• gli interventi da realizzare, specificandone i tempi e le modalità di attuazione;
• i soggetti responsabili dell’attuazione dei singoli interventi;
• la copertura finanziaria degli interventi distinguendo tra le diverse fonti di finanziamento (statali e comunitarie) ;
• le procedure ed i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati;
• gli impegni di ciascun soggetto firmatario e gli eventuali poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi o inadempienze;
• i procedimenti di conciliazione o definizione dei conflitti tra i soggetti partecipanti all’Accordo.
3. Dare ampia pubblicità al presente Ordine del Giorno, attraverso manifesti e sito Istituzionale, così come previsto nel vigente Regolamento del Consiglio Comunale.