Numerose lamentele dei bagnanti delle spiagge di Marina di Modica e Maganuco per la presenza cospicua di mozziconi di sigarette che invadono i nostri splendidi arenili. Una cattiva abitudine di alcuni fumatori che molto spesso con leggerezza e senza pensarci buttano sulla sabbia ed anche in acqua le cicche.
Sull’argomento ha presentato un’interrogazione il consigliere comunale del Pd, Tato Cavallino, al fine di sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente e della salute pubblica. Buttare le cicche di sigarette in spiaggia è certamente un gesto di inciviltà che danneggia ed inquina l’ambiente; un mozzicone, infatti, buttato in spiaggia, in acqua o in strada impiega in media da 1 a 5 anni di tempo per essere smaltito;
peraltro da uno studio più approfondito delle sostanze contenute nei mozziconi è emerso che diversi sono i composti nocivi e tossici e che in base alla normativa vigente in materia di classificazione delle sostanze pericolose, debbano necessariamente essere smaltiti e trattati come rifiuti nocivi e invece vengono immesse in ambiente in modo decisamente improprio.
“Ho chiesto al Sindaco di adottare un’ordinanza sperimentale urgente che sensibilizzi in modo forte la cittadinanza fumatrice ad osservare ogni precauzione possibile per evitare di smaltire in maniera non appropriata le cicche delle sigarette; ho chiesto altresì di dislocare nelle sopracitate spiagge raccoglitori di cicche che permettano ai fumatori di poter smaltire le stesse in maniera rispettosa per l’ambiente e per il comune senso civico. Infine, vista la presenza cospicua di mozziconi di sigarette ho invitato l’amministrazione a programmare un servizio di pulizia straordinaria delle spiagge per rimuovere le cicche ed anche la plastica presenti in alcune parti di questi arenili a tutela dell’ambiente, della salute pubblica e del decoro dei litorali.
Sono certo che con una campagna di sensibilizzazione forte i cittadini possono coscientemente rendersi conto del danno che arreca un solo mozzicone all’ambiente e della condotta scorretta tenuta senza arrivare a misure drastiche quali ad esempio le multe”.