Lorefice(m5S): “Ecco perchè ritardi per il raddoppio della Ragusa-Catania

maria lucia lorefice

Il gruppo di imprese che si è aggiudicato la gara per il raddoppio della Ragusa-Catania è cambiato poiché una delle aziende che ne facevano parte, a seguito di problemi economici, è stata costretta ad uscirne. Ecco i motivi per cui si sono dilatati i tempi a causa, ovvero operazioni di riassetto, ma anche perchè il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dovuto chiedere parere all’Avvocatura dello Stato sulla nuova compagine societaria del promotore. Il parere è stato comunque favorevole.
Ad oggi, non è stato possibile stipulare la convenzione perché il Promotore aveva l’obbligo di costituirsi come Società di progetto, ottemperando solo il 28 giugno scorso. “Fin’ora, però – dice Marialucia Lorefice, portavoce alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle – non si hanno prove certe che tale Società sia stata costituita, visto che non è stata ancora consegnata la relativa documentazione al Ministero. In ogni caso, la perdita dei finanziamenti pubblici dovrebbe essere scongiurata poiché è stata effettuata l’aggiudicazione definitiva, che è una sorta di impegno precontrattuale da entrambe le parti”.
Dopo aver ricevuto la documentazione necessaria, il Ministero chiederà alle Prefetture i certificati antimafia, che dovranno pervenire entro 45 giorni. A questo punto la Convenzione potrà essere firmata, così come il decreto interministeriale tra il Ministero delle Infrastrutture, quello dell’Economia e delle Finanze e la Corte dei Conti.
Infine il Cipe rielaborerà il nuovo progetto e dopo altri 6 mesi, nel 2015, dovrebbero iniziare i lavori.
“Il condizionale è sempre d’obbligo quando si ha a che fare con la burocrazia in Italia, specie in Sicilia, ma noi vigileremo costantemente e interverremo ogni qual volta sarà necessario per evitare intoppi burocratici e per fare in modo che ognuno faccia il proprio dovere, affinché questa terra troppo spesso dimenticata dallo Stato centrale abbia finalmente le stesse possibilità di sviluppo del resto d’Italia”.

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