La Polizia Giudiziaria ha eseguito il fermo di MAA Naser nato in Tunisia il 015.10.1990 in quanto si associava con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari di diverse nazionalità. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
Il fermato si è reso responsabile di aver procurato l’ingresso in Italia di 229 migranti eludendo i controlli di frontiera in quanto in modo preordinato chiedeva i soccorsi mettendo in serio pericolo di vita tutti i passeggeri prevalentemente di nazionalità Bangladesh, Mali, Ghana, Gambia, Costa D’Avorio e Senegal.
La Polizia Giudiziaria a distanza di 12 ore dal precedente, arresta un altro scafista tunisino. Trovato un video sul telefono dello scafista che dichiara: “l’ho girato quando siamo partiti, è solo un ricordo; dalla Tunisia siamo in tanti che cerchiamo di arruolarci per fare gli scafisti, si guadagna bene”.
- Luglio 19, 2014
- 4:27 pm
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