Caos nel M5S ragusano. Hanno abbandonato i consiglieri Mirella Castro e Manuela Nicita che si sono dette «stanche di un certo modo di fare politica, di mancanza di trasparenza e democrazia nel gruppo». Nel mirino del Meetup, l’assemblea virtuale e on line del movimento è finito pure il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, grillino, che non sembra esserne preoccupato: «Il Meetup è una piattaforma alla quale si può essere iscritti, ed è uno strumento che usiamo per fare rete con i cittadini, ma non è la Bibbia. Non è il Meetup che decreta se facciamo parte del M5S o no, ma solo chi è titolare del logo, e cioè Beppe Grillo».
Ieri mattina, un funzionario del Comune, non sapendo di essere ascoltato, parlava di uno scenario che si andrebbe a configurare nei prossimi giorni con 15 e non 16 consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Ciò significherebbe che la solida maggioranza grillina potrebbe scricchiolare, tra l’altro in vista di un altro atto importante, ovvero l’esame del bilancio di previsione 2014 che già altri Comuni hanno approvato (vedi la vicina Modica).
Del resto se M5S scende davvero a 15 consiglieri, se l’opposizione si compatta (nonostante l’incognita Pd, ultimamente più cauto verso Piccitto) e affianca anche Partecipiamo e Città, non sarebbe una passeggiata per la giunta del sindaco Piccitto.