La sezione Ascom di Comiso ha partecipato, nei giorni scorsi, assieme ai rappresentanti delle altre associazioni di categoria, all’incontro convocato dall’Amministrazione comunale per discutere circa il regolamento Iuc, l’imposta unica comunale su casa e rifiuti. “Mentre in queste ore stiamo ricevendo le bollette relative al pagamento dell’acconto Tares – dice il presidente Salvatore Digiacomo – molto presto il regolamento della Iuc approderà in Consiglio. Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale, considerato che lo schema ci era stato fatto pervenire 24 ore prima dell’incontro, di convocare un altro appuntamento per dare la possibilità alle associazioni di categoria di presentare le proprie proposte, i propri suggerimenti.
Il 16 dicembre bisogna pagare questo nuovo balzello che contempla l’aumento del 2,5 per mille rispetto all’Imu della prima casa, l’1 per mille rispetto alla Tari e lo 0,8 per mille riguardante le agevolazioni. Noi sosteniamo che possano essere trovate delle strade alternative, sulla scorta, ad esempio, di quanto sta succedendo in altri comuni anche dell’area iblea, nonostante sul nostro ente gravino le difficoltà finanziarie di cui tutti sappiamo, per evitare che questo esborso gravi in maniera pesante sulle tasche delle attività imprenditoriali locali e su quelle dei cittadini. Presenteremo, quindi, i nostri suggerimenti in occasione del prossimo incontro proprio per evitare che la situazione sfugga di mano e prosegua questo dissanguamento senza fine. Se a ciò si aggiungono le sanzioni punitive per chi non riesce a pagare subito (in particolare il 30% di interesse per chi corrisponde il dovuto dopo trenta giorni e addirittura il 100% dopo sessanta giorni) ecco che è indispensabile trovare delle soluzioni alternative che ci facciano guardare ai prossimi mesi con una certa speranza. Altrimenti, a Comiso, si rischia davvero grosso. Perché le chiusure di attività commerciali non si contano più. E non è possibile fare di questi discorsi soprattutto quando, chi fa correttamente la differenziata, non ha alcun ritorno e quando continuiamo a pagare le somme per la pulizia e il mantenimento dei cassonetti a fronte del fatto che questi ultimi non ci sono più da tempo. Chiediamo la massima attenzione all’Amministrazione comunale perché il momento è critico. Noi forniremo la nostra piena collaborazione”.