Ragusa, tentano di truffare un monastero. Le suore non abboccano

inps

Tentativi di truffa operati da ignoti nei confronti di pensionati Inps. Personale religioso del Monastero S. Teresa di Ragusa ha segnalato di avere ricevuto una telefonata a scopo di raggiro. Una persona, spacciandosi per sedicente funzionario Inps di una fantomatica sede sita in piazza Carmine, 24 bis, primo piano, ha riferito alla suora responsabile che il Monastero doveva riscuotere un rimborso di 29 mila euro a titolo di residui delle pensioni accumulate nel tempo. Per ottenere informazioni precise, la religiosa avrebbe dovuto prendere contatti con una persona responsabile Inps (fornendo nome e cognome e numero di cellulare),

al quale esibire la carta d’identità, il codice fiscale del Monastero e la ricevuta di versamento dell’importo di 2.500 euro effettuato su un conto corrente online all’intestatario(fornendo nome, cognome e un indirizzo della città di Torino).
Il versamento, è stato precisato, era indispensabile per ottenere presto il diritto alla riscossione. La suora, intuito il probabile tentativo di truffa, ha segnalato il caso all’Inps, ottenendo la conferma che nessun funzionario dell’Istituto è autorizzato a telefonare a persone per comunicare rimborsi o richiedere versamenti online; e che nessun ufficio Inps esiste in piazza Carmine.
L’Inps invita i cittadini a segnalare anche alle Forze dell’ordine qualsiasi tentativo di raggiro, fornendo quanti particolari possibili al fine di facilitare l’individuazione di soggetti che operano queste azioni fraudolente a danno di soggetti deboli e pensionati.

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