“In passato, come partito e come gruppo consiliare, abbiamo già espresso le nostre preoccupazioni circa la gestione allegra delle spese della giunta Abbate: a fronte di previsione di entrate poco probabili e sovrastimate rispetto alle stesse indicazioni fornite dai competenti ministeri (per non dire fantasiose come quelle portate dagli ruoli dell’acqua), si sono presi impegni di spesa certi e pericolosi per la stabilità del bilancio di un ente ancora strutturalmente deficitario e con un piano di riequilibrio ancora al vaglio della Corte dei Conti”.
Così la pensa il segretario cittadino del Pd di Modica, Giovanni Spadaro, aggiungendo che si trattava di spese volte alle manutenzioni idriche e stradali e in un certo qual modo comprensibili anche se non condivisibili, per le esposte ragioni di bilancio, relativamente all’entità delle somme impegnate.
“Adesso però l’amministrazione Abbate ha oltrepassato ogni limite e ritegno sul fronte della spesa perché non trovano giustificazione alcuna somme stanziate sia per le iniziative estive, affidate a una società esterna, sia per i compensi a consulenti vari.
A maggior ragione quando esiste già la Fondazione Teatro Garibaldi cui era stata demandata ogni competenza per le iniziative cittadine a carattere culturale e vi sono tra il personale dell’ente figure professionali, per mansioni e titoli, che ben possono attendere ai compiti di comunicazione e marketing culturale e comunicativo.
Spese fuori da ogni criterio di logica prima ancora che di oculata gestione che l’amministrazione ha voluto fronteggiare con un aumento della pressione tributaria tanto da rendere Modica il comune col maggior carico fiscale della provincia. Esempio ne è la Tasi (tassa che graverà su ogni immobile, prima casa compresa, senza esenzione alcuna) che l’amministrazione ha voluto ad ogni costo nonostante potesse eliderla riducendo le uscite così come chiesto a gran voce dall’opposizione.
Invitiamo i cittadini a domandarsi e a chiedere al Sindaco che senso abbia aumentare o non sgravare i tributi quando poi i sacrifici dei modicani, quelli che riusciranno a pagare, si impiegano in feste e festini e per compensi a persone che hanno sostenuto il Sindaco nella scorsa campagna elettorale.
Forse Abbate continuando di questo passo farà si che anche a Modica si legheranno le vigne con le salsicce ma con tutta la tassazione locale prevista in autunno il prezzo che si dovrà pagare per rimanere in questo novello paese di Bengodi non sarà alla portata di noi modicani, altro che ravioli in brodo di capponi”!