IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE ED ECOLOGIA NON SI PRESENTA ALLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA IL PRESIDENTE MARINO SEGNALA L’ENNESIMA MANCANZA DI RISPETTO ISTITUZIONALE NEI CONFRONTI DEI COMMISSARI AL SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE DI RAGUSA

Il presidente della commissione Elisa Marino

“Un fatto grave. Che ho già segnalato al segretario generale. Perché non è possibile che a fronte della convocazione di una commissione in cui si sarebbero dovuti trattare temi delicati e di cruciale importanza per la collettività, si registri l’assenza delle figure tecniche del Comune a cui noi ci rivolgiamo affinché le domande dei consiglieri, che, forse qualcuno dimentica, rappresentano la cittadinanza, trovino delucidazioni. Per cui, stavolta, a fronte della mancata risposta alla nostra convocazione, devo dire l’ennesima mancata risposta,

ho deciso di denunciare tutto al segretario generale affinché possa trarre le proprie valutazioni e assumere le determinazioni conseguenti”. Lo dichiara il presidente della commissione Trasparenza del Comune di Ragusa, Elisa Marino, dopo che questa mattina era stata fissata una seduta dell’organismo consiliare in cui si sarebbe dovuto trattare il punto relativo alla gara d’appalto per il servizio di igiene ambientale, il più importante, anche sul piano economico, per l’ente di palazzo dell’Aquila. Gara che, come si ricorderà, è andata deserta e che, anzi, ha visto la presentazione di una busta contenente fogli bianchi. “Sono otto i consiglieri – aggiunge il presidente Marino – che mi hanno chiesto di predisporre una seduta della commissione su un tema molto delicato e che merita la massima attenzione. La seduta oggi ha preso il via con una serie di interventi da parte dei vari commissari. Avevamo chiesto la presenza del dirigente del settore, l’ing. Giulio Lettica, affinché potesse rispondere agli interrogativi dei consiglieri. Ma la sua assenza ci ha impedito di proseguire oltre. Per cui abbiamo deciso di riaggiornarci a tra qualche giorno, subito dopo il periodo di Ferragosto. E’ chiaro, però, che a fronte del ripetersi di episodi del genere non potevo più stare a guardare e ho deciso di formalizzare la protesta rivolgendomi al segretario generale”.

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