Gli agenti della Squadra Mobile e Servizio Centrale Operativo, hanno eseguito il fermo di Fallo Bah, 20 enne del Gambia, ritenuto lo scafista del natante che ha portato in acque internazionali e, quindi, l’ingresso in Italia complessivamente di 87 migranti eludendo i controlli di frontiera, in quanto in modo preordinato chiedeva i soccorsi mettendo in serio pericolo di vita tutti i passeggeri provenienti dal centro Africa. Era stata la nave “H.Ismail Kaptanoglu, battente bandiera maltese, a rivere dalla MRCC di Roma notizia di portarsi in soccorso ed assistenza di un natante in difficoltà antistante le acque libiche. Stante quanto dichiarato dai testimoni gli organizzatori hanno incassato 900 dollari a passeggero per un totale di quasi 80.000 dollari.
LE TESTIMONIANZE
La testimonianza:
“Premetto di essere cittadino del Sudan e provengo dalla Provincia del Darfur dove vivevo con mia moglie. Sono partito dal Sudan nell’anno 2012 a bordo di autovettura e mi sono recato in Libia con l’intento di raggiungere l’Europa e in particolare raggiungere la Norvegia. Il viaggio è durato all’incirca un mese e una volta arrivato in Libia, e precisamente nella città di Tripoli, ho effettuato lavori saltuari per guadagnare del denaro. Sono rimasto in Libia all’incirca due anni. In questa cittadina ho sentito parlare di un uomo appartenente ad una organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso l’Italia, tramite un procacciatore di clandestini ho contattato l’uomo dell’organizzazione criminale telefonicamente e questi ci ha riferito che poteva aiutarci a raggiungere l’Italia. Preciso che io ed un altro mio connazionale abbiamo successivamente incontrato l’uomo in una fattoria nelle vicinanze di *******. L’uomo ci ha chiesto 1.500 Dollari USA che ho dovuto corrispondere appena arrivati alla succitata fattoria. Una volta entrati all’interno della fattoria abbiamo visto altre persone che erano in attesa di partire per l’Italia.
Il viaggio ha avuto inizio il 2.08.2014 e cioè la sera stessa in cui io ho incontrato l’uomo alla fattoria. In effetti io sono arrivato alle 20.30 circa e alle successive 1.30 circa della notte siamo partiti unitamente ad altre persone caricati a bordo di alcuni camion coperti da telone.
Eravamo circa 90 persone su quei camion, abbiamo viaggiato circa un’ora e trenta e siamo arrivati su una spiaggia, dove siamo saliti a bordo di un gommone che si trovava sulla spiaggia e che abbiamo dovuto spingere in acqua, aiutati da tre cittadini libici che però una volta che la barca era in acqua si sono allontanati. Una volta saliti sull’imbarcazione abbiamo navigato per circa 12 ore quando il conducente dell’imbarcazione ci ha detto che si era perso e non sapeva dove si trovavasse. Poco dopo siamo stati soccorsi da una nave. Le tre persone libiche che ci hanno aiutato a mettere in mare la barca erano armati di pistola”.
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