Pozzallo, la nave Dattilo porta 958 migranti

sbarco

È approdata nel porto di Pozzallo la nave Dattilo della Guardia Costiera con 958 migranti a bordo. Molte le donne, otto sono gravide, e i bambini, un alto numero di neonati, alcuni partiti appena nati. Cinquanta le persone ricoverate nei vari ospedali della provincia. Sono 182 i minorenni, molti dei quali neonati, tra i 958 migranti sbarcati stamane a Pozzallo dalla motonave ‘Dattilo’.
Per sei neonati, con problemi di disidratazione per il lungo viaggio, si è reso necessario il ricovero nell’ospedale di Modica. 607 uomini e 145 donne.  Di cui, un numero altissimo di minori: 204, 117 maschi e 87 femmine.
Tutti di nazionalità diverse: Siria, Ghana, Nigeria, Bangladesh, Gambia, Marocco, Tunisia e Sudan.

Una donna ferita a un piede è stata medicata sul posto dal personale sanitario dell’Asp 7. È il più grosso sbarco di migranti avvenuto nel Porto di Pozzallo da quando è partito Mare nostrum. Per consentire l’accoglienza di un numero così alto di persone, oltre ai centri di pronta accoglienza di Pozzallo e alla succursale dell’ex masseria Don Pietro di Comiso. Sarà utilizzato anche il  palazzetto dello sport pozzallese.  “La prova lampante alla quale la città di Pozzallo è  sottoposta, sta nella situazione che si vive al Cpa: da un lato gli oltre 200 profughi che aspettano di partire alla volta di Coniso, dove con ponti aerei saranno trasferiti in altri posti in Italia, dall’altro – cioe’ sul retro – le persone che sono sbarcate stamane”. Cosi’ il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna.

Tre neonati sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Civile di Ragusa ed inviati, immediatamente, per una consulenza al reparto di Neonatologia.
Due sono stati dimessi, dopo le cure necessarie, mentre una bambina di appena un mese e mezzo di vita, del peso 1.200 grammi, nata prematura (30 settimane), era in condizioni critiche, in quanto, reduce da un viaggio, nelle condizioni peggiori, si era nutrita solo con il latte materno.
La giovane madre, di appena 17 anni, anche lei in condizioni precarie, adesso è ricoverata presso l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del presidio.
“E’ necessario che la mamma stia vicina alla bambina, questa condizione permetterà una ripresa rapida della neonata che è già in condizioni discrete”, – così ci ha rassicurato il dott. Francesco Spata, neonatologo. “Questa mattina nella confusione, dovuta alla circostanza, c’è stata una grande partecipazione del personale per dare un sostegno, a tutto campo, a questa mamma e alla sua piccola. Una esperienza umana e professionale di altissimo valore” .

“45 migranti – ha comunicato il dottore Carmelo Scarso – sono stati avviati per il ricovero, di cui solo 5 sono rimasti ricoverati: 2 per diabete scompensato; 2 donne perché in stato di gravidanza e la neonata anzidetta. Tre traumi, fratture, che non hanno richiesto il ricovero, hanno interessato le ortopedie di Modica e Ragusa”.

 

foto copyright radiortm

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