Ispica. L’antica nave trovata al Pantano Longarini. Lettera aperta dell’on. Orazio Ragusa all’assessore regionale ai Beni culturali

orazio ragusa foto

Lettera aperta dell’on. Orazio Ragusa all’assessore regionale ai Beni culturali Giusi Furnari, al direttore generale dell’assessorato Rino Giglione e al soprintendente di Ragusa, Rosalba Panvini. Il documento invita l’esponente del Governo Crocetta e gli alti funzionari regionali a prendere in considerazione la richiesta di avviare delle specifiche iniziative di recupero del relitto del Pantano Longarini, che si trova allo stato attuale nei locali della Soprintendenza di Siracusa, per fare in modo che lo stesso possa essere musealizzato in territorio di Ispica.
“Non possiamo non unirci – spiega il deputato regionale – alla richiesta proveniente dal comitato pro relitto, presieduto da Rosario Gugliotta, già sindaco di Ispica dal 1998 al 2004 – che più volte ha sollecitato il Governo regionale, e adesso l’assessore ai Beni culturali, a trovare una soluzione facendo in modo che l’antica nave possa, finalmente, trovare una collocazione definitiva nell’area stessa in cui fu trovata. Spostato a Siracusa per motivi di vario genere, è opportuno che il relitto possa fare di nuovo ritorno a Ispica essendo patrimonio della città. Sarebbe altresì importante, e lo chiediamo all’assessore Furnari, riuscire a reperire le risorse economiche per un restauro definitivo, consapevoli del fatto che, oggi come oggi, il turismo culturale colma una fetta sempre più importante per l’economia locale, garantendoci una prospettiva di crescita da non trascurare”.
“Fornendo sin da ora la nostra disponibilità a collaborare con l’attuale sindaco, Piero Rustico, per reperire le necessarie aree in cui potere concretizzare la musealizzazione della nave (penso a siti, ad esempio, come quello dell’ex macello collegato con il Parco Forza, ma questo è l’ultimo dei problemi perché qualsiasi soluzione percorribile ci vedrà sempre d’accordo), riteniamo che sia giunto il momento di avviare una forte azione di sollecitazione per fare in modo che questa situazione possa trovare il prima possibile una soluzione. Non è possibile che un ritrovamento di tale portata sia ospitato dalla Soprintendenza di Siracusa mentre l’area iblea attende da tempo di poterlo musealizzare nella maniera più adeguata. Siamo dunque pronti ad avviare, da questo momento, una campagna di pressing nei confronti della Regione per ottenere le dovute risposte rispetto al problema che abbiamo sottoposto all’attenzione dell’assessore regionale Furnari con lo strumento della lettera aperta”.

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