IL CASO UNIVERSITA’, I CONSIGLIERI DEL PD D’ASTA E MASSARI: “IL SINDACO PICCITTO HA MOSTRATO UN ORIZZONTE POLITICO-STRATEGICO ASSOLUTAMENTE INESISTENTE E PERNICIOSO PER LA TENUTA STESSA DEL RESIDUO ACCADEMICO PRESENTE A RAGUSA”

Una serie di errori, uno dopo l’altro, che dimostrano tutti i limiti della capacità amministrativa di questo sindaco e che ci lasciano enormemente preoccupati per il futuro dell’Università a Ragusa”. Anche i consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Giorgio Massari, si dicono sinceramente confusi da quanto accaduto nell’ultima riunione dell’assemblea dei soci del Consorzio universitario ibleo. “Quanto operato dal sindaco Piccitto – continuano gli esponenti democratici – mostra un orizzonte politico-strategico assolutamente inesistente e pernicioso per la tenuta stessa del residuo di università a Ragusa. Nel contesto dell’ultima assemblea dei soci, Piccitto decide tutto e del tutto in solitaria; legittima la Provincia, che è inadempiente, consentendo all’ente di esprimere due componenti per quanto riguarda le nomine del Cda. Un errore assoluto e strategico, soprattutto alla luce del fatto che a ottobre dovrebbero nascere i Liberi consorzi comunali. Quindi, quale la necessità di predisporre subito queste nomine quando si sarebbe potuto attendere la configurazione definitiva prevista per l’autunno? E quando si sarebbe potuto coinvolgere nella governance, in qualche modo, i Comuni che faranno parte del Libero consorzio che prenderà definitivamente in carico il Cui al posto della Provincia?” “L’altro errore, molto grave – continuano D’Asta e Massari – è il continuismo. Infatti, la pseudorivoluzione grillina non fa altro che proseguire una prassi esistente da quando è attivo il Consorzio universitario, con i sindaci che nominano amici vicini senza predisporre quell’apertura e quella ricerca di condivisione di professionalità e competenza che, piuttosto, si renderebbe necessaria in un campo come quello accademico e soprattutto in un momento di passaggio tra figure istituzionali. Per non parlare, poi, dello sgarbo istituzionale nei confronti dell’Alui, uno sfregio all’altro socio che storicamente è stato sempre vicino all’Università a Ragusa. Tra l’altro, mancando Carmelo Arezzo, in convalescenza, rappresentante appunto dell’Alui, non c’erano i numeri per votare il bilancio, aspetto fondamentale per cui l’assemblea era stata convocata. Ma non solo. Piccitto vuole costituire il Cda con quattro componenti. Uno tra questi, però, neppure il tempo di nominarlo e già si dimette. Per cui, neppure il Cda è nel suo plenum e quindi ci sarà bisogno di convocare un’altra volta l’assemblea dei soci. Per la nomina del quarto rappresentante. Ecco, una serie di perle negative che testimoniano come questa Amministrazione comunale continui ad isolarsi sotto tutti i punti di vista e a non ricercare il dialogo, dando vita ad una serie di contrapposizioni sterili che non servono a nessuno. E’ necessario un rapido superamento di questa situazione”.

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