I poliziotti della Sezione Volanti, nel pomeriggio dell’8 agosto, a Donnalucata, hanno tratto in arresto il cittadino tunisino Afif Mgarden, di 40 anni, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. A seguito di alcune segnalazioni fatte giungere sulla linea di soccorso pubblico 113 dai cittadini della località litoranea che segnalavano un cittadino extracomunitario che disturbava i bagnanti di quella zona, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, aumentava il grado di attenzione in tal senso, tanto che, nel corso degli istituzionali servizi a cui è demandato,
nelle prime ore del pomeriggio dell’8 agosto, su una strada secondaria del centro balneare, notavano uno scooter privo di targa condotto da un extracomunitario che, dalle indicazioni fisico – somatiche in possesso agli agenti, poteva essere la persona segnalata.
Il soggetto veniva fermato ed identificato per Afif Mgarden, con precedenti di polizia per reati analoghi, il quale, dopo aver capito le intenzioni dei poliziotti di procedere alle contestazioni di rito posto il suo stato di clandestinità sul territorio Italiano, si dava alla fuga tra le serre circostanti, non prima di aver spinto improvvisamente i due agenti facendoli rovinare a terra violentemente.
Superato il temporaneo momento di sorpresa, i due agenti iniziavano un inseguimento a piedi che aveva termine dopo circa 500 metri allorquando l’energumeno veniva bloccato non prima di aver coinvolto i poliziotti in una colluttazione a terra e provocando ad uno di essi delle lesioni successivamente giudicate guaribili in venti giorni. Solo grazie all’intervento di una seconda Volante, il tunisino veniva messo in sicurezza e condotto presso gli Uffici della Questura ove veniva dichiarato in arresto e posto a disposizione dell’A.G. giudiziaria nella persona del sostituto procuratore, Alessia La Placa, la quale, ravvisando gli elementi di reità, convalidava il provvedimento e disponeva il giudizio direttissimo. Lo stesso cittadino extracomunitario verrà anche denunziato per guida senza patente e per il suo stato di clandestinità sul territorio italiano.