Pronto soccorso di Modica, tallone di Achille dell’Ospedale Maggiore

Pronto soccorso modica

8 medici, 17 infermieri più un caposala, 8 ausiliari(tre part time)per turni h 24. Sono numeri insufficienti secondo i dettami di legge(si consideri che questo personale ha diritto ai riposi, alle ferie, alla legge 104, alla malattia). Il Pronto Soccorso è il tallone d’Achille dell’Ospedale Maggiore, anche perché a parità di accessi, il nosocomio di Ragusa nell’analoga divisione, ha il doppio di personale rispetto a Modica. Sui locali si è detto e ci si è anche sfiancati nel ripetere che si tratta di una struttura angusta alla quale in questi giorni si è cercato di dare una lieve dignità ripitturando le pareti, come imposto dai vigili del fuoco.

La gente, per tale motivo, ha fatto la fila anche all’esterno. Il personale si prodiga giornalmente, spesso va incontro a scontri con la gente stanca delle lunghe attese, il triage è diventato una barzelletta per com’è utilizzato, spesso è chiuso. Tutto dipende dalla riorganizzazione di una divisione che, invece dovrebbe essere il fiore all’occhiello, a cominciare dal trasferimento dei locali nella nuova ala, dove è stata allocata già la Radiologia. Oggi un paziente che accede al Pronto Soccorso e deve essere trasportato in radiologia deve fare un lungo tragitto. Sono 500 i passi per andare dal Pronto Soccorso in Radiologia. Non li abbiamo contati personalmente ma è stato il nuovo direttore generale dell’Asp, Maurizio Aricò, a farlo. Questa è una delle “tragedie” che vivono gli utenti, spesso costretti a spingere la carrozzina con il loro congiunto fino in Radiologia per carenza di personale ausiliario. Significa che l’utente o il dipendente, per via della distanza, deve percorrere mediamente 700 metri tra andata e ritorno se si considera che il passo di un uomo è lungo circa 70 centimetri. Aricò, appena insediato, ha dato speranze circa l’adozione del progetto esistente del Pronto Soccorso.

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