Continuano i controlli dei militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo e del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Scoglitti, sia lungo il litorale con le dipendenti unità navali che, a terra, con le pattuglie automontate, per la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e della balneazione, la tutela dell’ambiente marino dall’inquinamento nonche’ per la prevenzione e repressione dell’abusivismo demaniale.
Nel corso dell’operazione in questione è stata recentemente sottoposta a sequestro amministrativo un’ingente quantità di triglie sottomisura commercializzate in strada da un venditore ambulante, peraltro prive di qualsiasi documentazione attestante la tracciabilità dei prodotti ittici detenuti, inoltre, sempre nel corso dei controlli sulla filiera ittica, sono stati altresì, sequestrati e subito rigettati in mare in quanto acora vivi, oltre 400 esemplari di ricci di mare catturati da pescatori abusivi a “Perla nera” e a “Marina di Marza” nel territorio ispicese, è stata sequestrata una rete da pesca tipo “sciabica” lunga circa 70 metri, utilizzata abusivamente da pescatori sportivi da riva. Tutte le attività di controllo in questione hanno quindi consentito, oltre ai sequestri del pescato e delle attrezzature utilizzate, di elevare verbali amministrativi per un ammontare totale di circa 5.000 euro.
Anche dal punto di vista della sicurezza della balneazione e della navigazione, le pattuglie a terra, in stretto coordinamento con gli equipaggi imbarcati, hanno elevato fino ad oggi 18 verbali per violazioni dei divieti contenuti nella vigente Ordinanza di sicurezza balneare n. 14/2014 e delle altre normative del Codice della Navigazione.
In particolare, le infrazioni più ricorrenti hanno riguardato: la temporanea assenza dell’assistente bagnanti all’interno di stabilimenti balneari in concessione già operativi e funzionanti, l’ancoraggio e navigazione di unità da diporto nello specchio acqueo dei 300 metri dalla costa (riservato esclusivamente alla balneazione), antistante Punta Braccetto, Punta Secca e Randello nei Comuni di Santa Croce Camerina e Ragusa nonché l’uscita ed il rientro di kite-surfs al di fuori degli appositi corridoi di lancio presenti in mare, unitamente alla navigazione degli stessi sempre all’interno della zona di mare riservata alla balneazione lungo il litorale prospiciente il Comune di Ispica.
In ultimo, anche dal punto di vista della tutela del demanio marittimo sono state elevate n° 7 notizie di reato concernenti principalmente occupazioni e/o innovazioni abusive perpetrate sul pubblico demanio marittimo con strutture fisse e mobili, in violazione degli artt. 54, 55 e 1161 del Codice della Navigazione nonché altre due violazioni degli artt. 349 e 350 del Codice Penale per rimozione abusiva dei sigilli imposti su beni in sequestro, utilizzati invece per attività ludico-balneari dagli stessi concessionari delle strutture e delle aree sottoposte al vincolo giudiziario.