Il pubblico ministero ha fissato per il prossimo mese di settembre un incidente probatorio per fare maggiore chiarezza sulla vicenda giudiziaria che ha visto protagonisti dallo scorso mese di giugno, due agenti di polizia penitenziaria, all’epoca dei fatti in servizio presso la casa circondariale di Modica. Il magistrato inquirente, infatti, ha deciso di sentire due dei quattro detenuti che accusano A.L., 45 anni, originario di Rosolini, in atto ai domiciliari,
difeso dall’avvocato Nino Savarino del Foro di Siracusa, e F.C., 45 anni, modicano, difeso dagli avvocati Ignazio Galfo e Iwan Pediglieri del Foro di Modica. Sulla base del confronto si potrebbero avere nuovi sviluppi sulla vicenda che lo scorso 18 giugno ha portato alla notifica di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Ragusa, che poi aveva rigettato anche l’istanza di rimessione in libertà, dopo gli interrogatori di garanzia. Il Riesame, poi, aveva scarcerato il modicano e rigettato la richiesta del primo anche se la sua posizione si era, comunque, alleggerita poiché il Tribunale del Riesame aveva annullato due capi d’imputazione dei quattro contestati. L’accusa contesta loro violenza sessuale aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti durante le ore di lavoro poichè pare che i due Agenti pretendessero prestazioni sessuali da diversi detenuti presso il carcere di Modica, con la minaccia di fare trovare della droga tra gli effetti personali del “ristretto”. Inoltre avrebbero introdotto all’interno dell’istituto di pena dosi di hashish che avrebbero ceduto gratuitamente, ai detenuti consenzienti con altri beni che non avrebbero altrimenti potuto ottenere facilmente.